PERUGIA - Il capogruppo regionale di Rifondazione comunista-Fds, Damiano Stufara, critica il progetto che prevede la realizzazione di un biodigestore in località Valle Antica, nel Comune di Sangemini. Stufara sostiene che l'impianto è incompatibile con le esigenze di sostenibilità ambientale di un’area definita di “pregio” e sollecita l’intervento dell’Amministrazione comunale di Sangemini per impedire che il progetto abbia seguito.

Il capogruppo regionale di Rifondazione comunista-Fds, Damiano Stufara interviene in maniera critica sulla questione riguardante la possibile realizzazione di un biodigestore nel territorio di Sangemini. Stufara ritiene che questo progetto sia “incompatibile con gli obiettivi di tutela di qualità dell'ambiente e dell'aria, e del tutto estraneo alla vocazione specifica di un'area di pregio, dove insistono non solo edifici a uso residenziale, ma anche insediamenti turistico-commerciali, che verrebbero irrimediabilmente danneggiati dalla realizzazione dell'impianto”.

Il capogruppo di Rifondazione comunista-Fds spiega che solo di recente si è avuta notizia dell’esistenza di un progetto “per la realizzazione di un biodigestore della potenza di 1 MW nella zona di Valle Antica, nel Comune di San Gemini. Benché agli atti non risulti ancora nulla – aggiunge Stufara -, ai residenti della zona è già stata inviata una lettera da parte del proprietario del terreno dove dovrebbe sorgere l'impianto in cui viene prospettata questa ipotesi, senza alcuna considerazione né delle distanze minime dalle abitazioni previste dal recente Regolamento regionale sulle rinnovabili, né dei danni che arrecherebbe all'area in questione un'infrastruttura che, per dimensioni e potenza, è evidentemente di tipo industriale”.

Stufara chiede a nome del Gruppo consiliare Prc-Fds che si faccia chiarezza su questa vicenda che, spiega “si sta svolgendo senza un adeguato confronto con le istituzioni e la cittadinanza e in contrasto con i criteri fissati dal Regolamento regionale sulle rinnovabili. Il Comune – aggiunge il capogruppo di Rifondazione - è dunque chiamato a svolgere tempestivamente il proprio ruolo di garanzia verso la comunità e ad impedire che il progetto abbia seguito. E se necessario potrebbe utilizzare anche la possibilità, prevista dal comma 3 dell'articolo 12 del Regolamento sulle 'rinnovabil', di individuare ulteriori aree non idonee all'installazione di impianti di produzione di energia: un’azione questa richiesta dai rappresentanti di Rifondazione comunista di San Gemini, oltreché dai cittadini di quel territorio, e che noi ci sentiamo di sostenere in pieno”.

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