PERUGIA - La bandiera della pace originale di Aldo Capitini, con i colori dell’ arcobaleno, sarà custodita a Palazzo dei Priori. E’ la stessa bandiera che fu confezionata apposta per la prima edizione della Marcia Perugia – Assisi, nel 1961. Aldo Capitini si ispirò alla bandiera dei pacifisti anglosassoni che nel 1958, guidati dal filosofo Bertrand Russell, marciarono per protestare contro la base nucleare di Aldermaston. Capitini fece cucire insieme, da alcune amiche perugine, delle strisce colorate che rappresentavano l’iride, e quella fu la bandiera che portò alla Marcia.

La bandiera è stata conservata fino ad oggi a Collevalenza, Todi, dal dott. Lanfranco Mencaroni, amico personale e collaboratore del filosofo pacifista, che oggi l’ ha consegnata al sindaco Boccali nel corso di una breve e informale cerimonia che si è svolta a Palazzo dei Priori. Un altro simbolo di Capitini, dopo l’ allestimento delle “stanze” a lui dedicate all’ interno della Galleria Nazionale dell’ Umbria, torna dunque a Palazzo dei Priori, dove Capitini nacque e si formò. “Sono nato a Perugia – scrisse il filosofo della nonviolenza - il 23 dicembre 1899, in una casa nell’interno povera, ma in una posizione stupenda, perché sotto la torre campanaria del palazzo comunale, con la vista, sopra i tetti, della campagna e dell’orizzonte umbro, specialmente del monte di Assisi, di una bellezza ineffabile”. La bandiera sarà esposta nella Galleria Nazionale, all’ interno degli spazi a lui intitolati.

Nel corso dell’ incontro si è anche parlato di come diffondere la conoscenza della figura e dell’ opera di Capitini, una personalità che, nonostante la sua importanza per tutta la cultura della pace europea, continua a essere poco familiare, soprattutto ai giovani. Il sindaco ha assicurato il suo impegno in materia, ricordando che presto sarà disponibile la struttura di San Matteo degli Armeni, la cui vocazione sarà quella di un centro culturale e di studio per approfondire a livello internazionale i temi del dialogo interculturale e interreligioso. Lì sarà trasferita anche una parte della biblioteca di Capitini. 

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