Si alza definitivamente il velo sugli stipendi dei manager delle banche operanti in Italia, sia come cifre assolute sia come andamento sia come composizione della retribuzione, nella puntata di questa sera (sabato 28 aprile) di ‘Mondo Finanza’ alle ore 22 sul canale 11 – Trg del digitale terrestre (replica domani, domenica 29 aprile, alle ore 14,30). Ospite della trasmissione, curata dai giornalisti economici Giuseppe Castellini e Massimo Sbardella, è il segretario della Uilca – Uil, Luciano Marini, che presenta l’interessantissimo rapporto della Uilca sui compensi dei manager bancari 2017. Numerose le sorprese, a cominciare dal fatto che i manager bancari vengono pagati soprattutto non in base ai risultati, privilegiando invece la parte fissa della retribuzione. Se si fa eccezione per il Ceo (Chief executive officer) di Intesa Sanpaolo, la cui parte variabile si configura al 32,9% della retribuzione, nella retribuzione di tutti gli altri manager la parte variabile è solo del 16,1%, mentre la parte fissa rappresenta l’83,9%. E se nel 2017 la retribuzione media dei manager è rimasta sostanzialmente stabile (-0,15%), i livelli assoluti restano molto elevati, con il record che spetta al Ceo di Intesa Sanpaolo, che tra arte fissa e parte variabile porta a casa oltre 4 milioni annui lordi di stipendio. Segue il Ceo della Banca popolare di Sondrio, con circa 1,4 milioni di stipendio annuo. E così via, con altri stipendi che vengono forniti ai telespettatori durante la trasmissione. Qualcosa migliora nel rapporto tra stipendio dei Ceo e stipendio medio dei lavoratori bancari, ma il dislivello resta altissimo- Nel 2016 un Ceo prendeva 59 volte lo stipendio medio di un dipendente bancario, nel 2017 tale rapporto scende a 50 volte.

Inoltre, nella puntata si parla pure degli Istituti che girano attorno ai crediti deteriorati (Npl). È il caso di DoBank, quotata dallo scorso anno presso la Borsa Valori di Milano, che ha registrato un Roe molto alto (22%). Per l’indagine della Uilca-Uil “tale maggior redditività evidenzia come gli Npl venduti o svenduti dal sistema bancario, sovente su ‘consiglio’ delle Autorità di vigilanza europee, diventino un remunerato investimento per altri investitori. È chiaro, tuttavia, che non tutte le banche possono avere le professionalità interne e volumi di crediti deteriorati sufficienti a giustificare una gestione ‘in house’ di tali assets, per cui servono gli operatori esterni, ma il processo che si è designato nel sistema bancario italiano con i crediti deteriorati sembra configurarsi come un trasferimento di ricchezza da una banca ad un’altra impresa. Si comprende dunque come siano i Roe così elevati degli operatori di gestione degli Npl, come ad esempio DoBank, ad attrarre molti investitori che preferiscono acquistare crediti ‘malati’, mentre sono pochi coloro che vogliono investire in banche sane ma con una reddittività inferiore. È infatti il tasso di rendimento, non lo scopo, a determinare l’allocazione dei capitali per gli investitori. Un limite, questo, che rischia di pregiudicare lo sviluppo degli Stati e la vita delle persone”.

Insomma, una puntata verità su dati e questioni che sono poco conosciute dalla pubblica opinione.

Dopo l’andata in onda, la puntata si potrà vedere sul canale youtube di Mediacountry. Basta andare su you tube e digitare Mediacountrytube, dove si trovano le trasmissioni più recenti. Per quelle meno recenti digitare invece Mediacountrytv.

‘Mondo Finanza’, che fa parte della scuderia delle produzioni MediaCountry, va in onda tutte le settimane sul canale 11 – Trg del digitale terrestre alle ore 22 del sabato e alle 14,30 della domenica.

Condividi