PERUGIA – Monitorare e valutare l’attuazione dei Piani di zona, strumenti fondamentali per rispondere ai bisogni sociali nel nostro territorio. E’ l’obiettivo del laboratorio “Tecniche di monitoraggio e valutazione dell’attuazione dei piani sociali di zona”, aperto stamani a Villa Umbra. Il laboratorio, curato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, è promosso dalla Regione Umbria e finanziato attraverso l’Asse 2 inclusione sociale del Fondo Sociale Europeo.

“Auspico – ha dichiarato l’Amministratore Unico della Scuola Umbra di Amministrazione – un’ampia partecipazione da parte delle Zone Sociali. Si tratta di progetti strategici per la crescita del welfare della nostra regione”. Il laboratorio, inserito in un pacchetto formativo più ampio, si svilupperà in 6 incontri, programmati tra settembre e ottobre, sotto la guida di Alessandra Battisti dell’Istituto Nazionale di Statistica. La sfida è costruire un sistema di welfare regionale omogeneo, sperimentare un approccio di lavoro partecipato e integrato nell’analisi dei bisogni delle comunità locali, valorizzare l’integrazione organizzativa e professionale tra Enti, servizi ed associazioni.

L’obiettivo specifico del laboratorio è costruire un modello di valutazione e monitoraggio dei piani di zona che troverà la sua collocazione nelle future linee guida regionali in corso di elaborazione. Il Piano di Zona è lo strumento fondamentale attraverso il quale i Comuni della Zona sociale, associati tra di loro, leggono i bisogni, definiscono gli indirizzi e la programmazione dei servizi nei seguenti ambiti: famiglie e minori; disabili; dipendenze; anziani; immigrati e nomadi; povertà, disagio adulti e senza fissa dimora; multiutenza, d’intesa con le Aziende Sanitarie Locali e con il concorso di tutti i soggetti attivi nei territori.

La Regione Umbria, attraverso il Piano sociale regionale, delibera del Consiglio regionale numero 156 del 2017, ha fornito l’atto di indirizzo ai Comuni, che hanno titolarità politica e gestionale nel settore delle politiche e dei servizi sociali. Sulla base della legge nazionale n. 328/2000 e della legge regionale n. 23/2007 confluita nella Legge regionale 9 aprile 2015 n.11 “Testo unico in materia di Sanità e Servizi sociali”, il Piano sociale delinea l’assetto istituzionale per la programmazione e la gestione associata dei servizi ed interventi sociali territoriali, suddividendo l’Umbria in 12 Ambiti territoriali, definiti Zone sociali, cui spettano le funzioni in materia di politiche sociali.

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