"Per realizzare buone politiche di occupazione e per più lavoro occorre tenere insieme, ed in maniera condivisa, le nuove politiche industriali con quelle per lo sviluppo e la crescita. È quanto affermato dalla presidenza della Regione Umbria, intervenendo questa mattina, a Perugia, alla conferenza regionale organizzata dalla Cgil dell’Umbria sul 'Piano del lavoro'."
   Per la presidenza della Regione, per attuare una buona e sicura politica per l’occupazione dobbiamo innanzitutto riflettere sulle cause che hanno determinato questa crisi economica che in Umbria, oltretutto, mostra effetti ancor più pesanti. Dunque, nel definire una nostra strategia, ed un nuovo modello di sviluppo, dobbiamo tener conto delle debolezze e delle criticità del sistema economico umbro.
   Soprattutto, secondo la presidenza, dobbiamo rilanciare lo spirito della ‘nuova alleanza’, e cioè tenere insieme l’idea della crescita con quella dello sviluppo e dell’occupazione. Una sfida  sulla quale la stessa Unione Europea sta investendo, avendo ormai compreso che non può esserci separatezza ed autonomia tra le politiche industriali e quelle per il lavoro.

 

   "Si deve assolutamente evitare – ha proseguito – il rischio di una ripartenza della crescita che veda questi due momenti di programmazione separati. Nella nostra regione, in questi ultimi due anni, e per la prima volta, abbiamo attuato, condividendolo con tutte le parti sociali, una programmazione unitaria delle azioni derivanti dalla legge regionale per le politiche industriali e da quella per le politiche attive del lavoro, puntando soprattutto verso azioni in grado di incentivare gli investimenti in innovazione. Ciò in considerazione del fatto che l’efficacia delle politiche industriale e di sviluppo sarà tanto più positiva quanto più l’innovazione determinerà maggiore competitività dei sistemi delle imprese e quindi economici di un territorio.
È stato quindi ribadito quanto affermato di recente in occasione della riunione del “tavolo generale” della “Nuova alleanza” per la presentazione del Documento di programmazione annuale, e cioè che “la situazione economica dell’Umbria, molto difficile e complessa per le imprese, l’occupazione, il lavoro e per le famiglie, ci stimola a guardare da subito alle opportunità che potranno derivare dalla nuova stagione dei fondi europei 2014-2020, ormai unico strumento finanziario, soprattutto per le Regioni, per mettere in atto politiche di sviluppo”.
   Accanto a questo – è stato detto -  occorrono anche politiche fiscali che favoriscano imprese e lavoro, così come si dovrà operare una riforma dell’Irap che agevoli quelle imprese che investono e producono lavoro ed occupazione.

 

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