PERUGIA - "Che sia uno sciopero di tutta Terni, di tutta l'Umbria e dell'intero paese. Che sia uno sciopero in difesa del lavoro, ma anche capace di avanzare con chiarezza una proposta alternativa alla logica dello smantellamento imposta da ThyssenKrupp per un presidio produttivo fondamentale per il nostro territorio e per il paese".

Alla vigilia dello sciopero generale di domani, Cgil Cisl e Uil di Terni tornano ad appellarsi all'intera comunita' regionale umbra per chiedere la massima partecipazione.

"Domani da Terni partira' un messaggio chiaro indirizzato prima di tutto al governo - affermano i tre sindacati - che deve riaprire la trattativa a palazzo Chigi, su basi completamente diverse da quelle che si erano determinate al Mise. Va avviata immediatamente una procedura d'urgenza per evitare i licenziamenti, attraverso il ricorso ai contratti di solidarieta', non solo in Ast, ma in tutto il sito produttivo, ditte terze comprese. Inoltre - proseguono Cgil, Cisl e Uil di Terni - e' necessario avere chiaro l'obiettivo strategico finale: mantenimento dell'unitarieta' del sito, proiezione internazionale, ruolo di primo piano nella competizione con i grandi produttori di acciaio mondiali".

"Solo a queste condizioni - dicono i sindacati ternani - il futuro di Ast, di Terni e dell'intera siderurgia italiana non risultera' compromesso, come invece sara' inevitabilmente se prevarra' la logica predatoria di ThyssenKrupp che l'esecutivo non ha finora contrastato". Lo sciopero generale di otto ore di domani sara' accompagnato da una manifestazione che partira' alle 9 dai cancelli di Ast in viale Brin, per poi raggiungere piazza della Repubblica nel centro storico di Terni. Qui si terranno i comizi conclusivi con gli interventi di Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, Giuseppe Farina, segretario generale della Fim Cisl, e Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.

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