BRUXELLES - "Il Commissario europeo all'Industria, Nelli Feroci, e' disponibile ad esaminare  il dossier Ast e ad adoperarsi affinche' il suo successore dia massima priorita' alla questione, che non riguarda solo il futuro industriale di una regione ma del nostro sistema-paese. Siamo in una fase drammatica per l'economia ternana e umbra. Se dovesse passare il piano presentato dall'Ast si perderebbero centinaia di posti di lavoro e si incrinerebbe un pezzo fondamentale dell'industria di qualita' italiana". Cosi' il vicepresidente del Parlamento Europeo, David Sassoli (Pd) all'assemblea convocata a Terni dai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil per analizzare la vertenza Ast. 

"Far finta che vi sia una posizione dominante nel settore dell'industria di qualita' - ha aggiunto - significa impoverire le possibilita' dell'Europa di competere nei mercati globali. E' anche un problema dell'imprenditoria italiana che non e' in grado di fare sistema a differenza dei tedeschi e dei francesi". 

"Se perdiamo anche il sito di Terni - ha aggiunto Sassoli - sara' difficile pensare che il sistema industriale italiano possa essere un pezzo del rilancio dell'economia del paese. Serve subito un nuovo piano industriale, partendo dal giudizio netto formulato dal ministro Guidi secondo cui quello presentato dall'azienda e' irricevibile".

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