Dopo esplicite sollecitazioni dei media sulla presunta lottizzazione a ridosso dello stadio, il sindaco Ricci manda avanti la neo assessora Monia Falaschi.

L'AREA DELLA LOTTIZZAZIONE (nella foto)

L'inesperta amministratrice ammette in un comunicato che è vero, l'area sopra allo stadio necessita dell'intervento del piano operativo per divenire lottizzazione ma - attenzione! - la stessa assessora dice esplicitamente: "...è comprensibile che  i proprietari dei terreni abbiano voluto 'sondare il mercato' per farsi trovare pronti nel caso l'Amministrazione comunale decidesse di attivare questa previsione, evenienza ad oggi non all’ordine del giorno".

Intanto non si tratta di sondaggio ma di proposta di vendita dei lotti.

Il Comune dovrebbe pertanto diffidare i proprietari e la stessa agenzia dal mettere in vendita un bene diverso da quello reale: qui si vendono lucciole per lanterne, cioè lotti edificabili con villette uni o bifamiliari con tanto di "trattative in ufficio", quando in realtà i terreni sono allo stato attuale solo potenzialmente edificabili a residenziale. E' un po' la storia di "Tototruffa" che vendeva la Fontana di Trevi senza esserne proprietario. Qui si vendono titoli e diritti che allo stato attuale non esistono.

E che fa l'assessore Falaschi? Invece che difendere i potenziali acquirenti legittima il comportamento dei proprietari.

A questo punto aspettiamo di vedere come vanno le cose. E se in quell'area così delicata verranno costruite villette allora vorrà dire che il proprietario, i proprietari avevano l'occhio lungo e magari avevano certe informazioni prima degli altri. Ma così si distorce il mercato, si offre a determinate persone (principalmente il costruttore più influente della città) la possibilità di speculare su un bene che oggi ha un valore, ma domani potrebbe averne un altro. Insomma la vicenda meriterebbe ulteriori indagini e approfondimenti.

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