ASSISI - "La risposta nervosa del Sindaco - afferma Simone Pettirossi, Capogruppo del Pd di Assisi - sulle nuove poltroncine apparse nella Sala della Conciliazione, cosa che ovviamente mi è stata sollecitata da cittadini "scandalizzati" delle cosa, mi fa pensare ancora di più che un qualche spreco ci sia stato. Infatti, rivendicare che le sedie lignee fossero copie rifatte solo pochi anni prima non fa che aumentare ulteriormente il senso di sperpero. Continuiamo a pensare che in un periodo di crisi come questo poteva bastava dotarle di cuscini per renderle più comode e svolgere i corsi della Sipa magari in altre sale più idonee allo scopo".

"Voglio ricordare poi alla maggioranza - continua Pettirossi - che spesso risponde stizzita alle critiche, che le opposizioni in democrazia hanno il dovere e non solo il diritto di sollevare questioni, piccole o grandi, che stanno a cuore ai cittadini. Saranno loro, ovviamente, i cittadini, a valutare fra 5 anni chi è stato al loro servizio e chi al servizio di logiche diverse".

"La logica che ci spinge, per quanto ci riguarda, è quella di esigere, sempre, la massima chiarezza e trasparenza nelle scelte compiute con i soldi dei cittadini.
Proprio per questo speriamo che oltre ai consigli dell'insigne architetto citato dal Sindaco, l'Amministrazione comunale abbia almeno svolto un'indagine di mercato per valutare il fornitore che offriva il prodotto migliore e più conveniente.
Condividiamo, infatti, a pieno la presa di posizione dei dipendenti comunali, quando tramite la RSU chiedono la "trasparenza assoluta" nelle scelte dell'Amministrazione, perché eviterebbero speculazioni giornalistiche e gossip" - continua il Capogruppo del PD

"Molti Comuni pubblicano già nel proprio sito istituzionale i curriculum dei responsabili d'ufficio, i redditi, tutte le deliberazioni di Consiglio e Giunta, ma anche le determinazioni dirigenziali più importanti, rendendole facilmente reperibili attraverso una ricerca di archivio, per oggetto, anno, tipologia.
Nel sito del Comune di Assisi, invece, gli atti vengono pubblicati per il tempo della pubblicità legale e poi spariscono, non rimanendo in archivio.
E' possibile ovviamente per i Consiglieri accedervi, facendo singole richieste di accesso, ma ovviamente questa opportunità è ben distante dalla logica dell'accessibilità totale e della massima trasparenza chiesta dalle più recenti normative.
C'è da chiedersi: un'amministrazione che non ha nulla da nascondere, perché non accende la luce - e la tiene accesa - su tutte le scelte che fa?
Più volte in Consiglio comunale le opposizioni hanno avanzato proposte concrete in questa direzione (cv on line, atti on line, diretta web sedute, ecc.), ma l'Amministrazione comunale, fino ad oggi, su questo ambito si è mostrata sorda.
Nessuna legge, infatti, tantomeno quella sulla privacy, impedisce ad un Comune che voglia adempiere a pieno ai criteri di massima trasparenza e pubblicità, di inserire nel sito internet tutti gli atti che produce, visto che è sufficiente cancellare eventuali dati sensibili dai documenti pubblicati per rispettare a pieno e contemporaneamente due principi fondamentali dell'ordinamento" - ha concluso simone Pettirossi.

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