ASSISI - "Ricci ancora una volta tenta di minimizzare il declino dell’ospedale di Assisi, che ormai è un fatto riconosciuto da tutti, e suggerisce di non “creare allarmismi”. Le stesse parole le copia la Travicelli, che si sente tanto consigliere di maggioranza e aggiunge “il consigliere di minoranza Fioroni farebbe bene ad assecondare gli sforzi dell’amministrazione comunale che sta compiendo quanto necessario per mantenere inalterata la potenzialità dell’ospedale”. Lo stesso direttore generale interviene sull’argomento". A dichiararlo è  Emidio Fioroni Consigliere comunale del terzo polo per Assisi.

"Credo - continua Fioroni - che tutti ricordino le funzioni e l’efficienza dell'ospedale di Assisi fino ad alcuni anni fa, quando le nascite erano ben oltre mille l’anno e, dopo il trasferimento del primario non più sostituto, si sono ridotte a molte meno di 500. Perché il sindaco invece di minacciare d’incatenarsi, non ha scritto al direttore generale per chiedere in questi ultimi cinque anni di indire il concorso per ricoprire il posto di primario? E se l’ha fatto, ci vogliono cinque anni per espletare il concorso? E se non l’avesse fatto, perché?
Ad Assisi c’è ancora un direttore sanitario e un primario del pronto soccorso “a scavalco”, e quest’ultimo lavora in più ospedali. Il punto di nascita è senza un responsabile in sede, tutto questo è riduttivo per quello che era tra i migliori punti nascita della regione".

"Non voler neanche ammettere ciò, significa esser, a dir poco, miopi. Il fatto che nei prossimi giorni ci sarà una riunione in comune proprio sull’ospedale per studiare e proporre alternative funzionali, la dice lunga sul suo attuale stato e soprattutto sul suo futuro.
Più che essere accondiscendenti alla volontà della regione, è necessaria e prioritaria la difesa dei cittadini di Assisi, oltre che dell’intero comprensorio.
Qui non si tratta di allarmismo, ma la gente vuole sapere la realtà sulla sorte dell’ospedale di Assisi" - conclude così il consigliere comunale.
 
 

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