ASSISI - Il Tar del Lazio, con una sentenza pronunciata questa mattina, ha annullato la giunta della capitale d’Italia, Roma in quanto non rispettosa delle quote rosa, cioè della presenza di rappresentanti di genere femminile all’interno dell’esecutivo.

La giunta di destra di Assisi ha dimostrato, nella composizione dell’esecutivo cittadino, la stessa cecità antistorica e misogina, ignorando del tutto le questioni di genere, non ponendosi nemmeno lontanamente il problema di una equilibrata presenza di uomini e donne nel governo della città.

Come dimostra questa epocale sentenza, che ridà dignità alle Istituzioni e rappresenta una vittoria di civiltà, la giunta di Assisi è di fatto monca.

Per questo motivo chiediamo che la giunta si senta in obbligo morale di adeguarsi alla sentenza del Tar romano e auspichiamo che al più presto sia inserito nello statuto della città un articolo che preveda un giusto equilibrio di genere nella composizione della giunta comunale, per essere finalmente equiparati alle più moderne e sviluppate città d’Italia.

Invece di preoccuparsi di interventi speciali contro fantomatiche orde di nomadi, tanto da attuare in “tempi record” (come da autocelebrazione da minculpop) lo sgombero, la giunta Ricci si occupi di questione serie dato che si pavoneggia di essere la “giunta del fare”.

Domani pomeriggio alle ore 18, anche per esprimere queste nostre posizioni, saremo presenti al sit-in di protesta, organizzato con le altre forze di opposizione, contro la cementificazione selvaggia di via Borsi a Santa Maria degli Angeli.

Franco Cesario
Francesco Di Lascia

Prc Assisi

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