"La sentenza del TAR dell’Umbria ha accolto il ricorso presentato dalle forze di opposizione in Consiglio comunale e da alcune Associazioni culturali nazionali, regionali e locali, aventi come finalità statutaria l’affermazione e piena realizzazione del principio delle pari opportunità ed ha, di conseguenza, annullato gli atti di nomina di composizione della Giunta comunale determinandone la decadenza.
Si tratta, innanzitutto, di una sentenza che sana un vulnus che è allo stesso tempo di democrazia, rappresentanza e legalità evidenziando come la composizione della Giunta Ricci contravvenga ai dettami costituzionali ed alle norme dello Statuto comunale". Queste le parole del Segretario Comunale PD di Assisi, Federico Masciolini, dopo la sentenza del Tar dell'Umbria che decreta il rispetto delle quote rosa al Comune di Assisi.

"Ad oggi, aggiunge Masciolini, la soluzione più giusta istituzionalmente e meno costosa per i cittadini (eventuali ricorsi da parte dell’Amministrazione graverebbero sulla collettività) è la nomina di almeno una donna in Giunta, fermo restando che la presenza di due donne nel massimo organo esecutivo permetterebbe di avvicinarsi a quella rappresentanza paritaria che, come anche le recenti elezioni francesi e la successiva formazione della compagine di governo insegnano, rappresenta la tendenza delle democrazie più moderne.
Come sempre più spesso accade, però, sembrano essere altri gli intendimenti del Sindaco Ricci orientato al ricorso al Consiglio di Stato o, peggio ancora, ad una riconferma dell’attuale Giunta fornendo motivazioni opportune alla decisione di non dare luogo alla rappresentanza di genere".

"Ma, sichiede Masciolini, pensa realisticamente di riuscire a dimostrare che nessuna delle 15 donne candidate nelle liste in appoggio alla sua candidatura, una delle quali eletta ed attualmente chiamata a presiedere il Consiglio comunale, sia in grado di ricoprire la carica di Assessore? Ed, eventualmente, è possibile che tale ricerca abbia esito negativo anche guardando nell’area politica che gravità attorno alla maggioranza che lo sostiene? Una decisione così irresponsabile, che comporterebbe la prosecuzione della nostra battaglia di civiltà, metterebbe in luce il vero problema politico che c’è dietro a questa vicenda: il fatto che la Giunta appena decaduta è stata il risultato di un delicatissimo equilibrio tra le forze di maggioranza che tiene conto non solo dell’attuale mandato, ma anche del prossimo e del futuro percorso politico del Sindaco Ricci fuori da Assisi".

"Quella che si gioca è una battaglia tutta interna alla maggioranza, conclude il Segretaio comunale PD, in cui a coloro che non hanno mai digerito la composizione della squadra di governo della Città si aggiungono coloro che già pensano al dopo Ricci ed lo stesso Sindaco già con la testa alle prossime scadenze elettorali. In attesa della sua decisione, facciamo appello al Sindaco affinché ripristini al più presto la funzionalità della macchina politico-amministrativa della Città dando esecuzione alla sentenza del TAR dell’Umbria e ripristinando quel riequilibrio di genere all’interno del suo esecutivo che allinei l’Amministrazione di Assisi alle realtà più evolute dentro e fuori il nostro Paese".
 

Condividi