Per affrontare in maniera condivisa e più efficace le problematiche del rischio idrogeologico, il Ministero dell’Ambiente attiverà insieme agli Assessori regionali all’Ambiente un Tavolo permanente. È quanto riferisce l’Assessore all’Ambiente della Regione Umbria, Silvano Rometti, che stamani, a Roma, ha preso parte all’incontro tra il ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti e gli assessori regionali competenti.

Con il Ministro, spiega l'assessore umbro, è stato avviato un positivo confronto sulle priorità per l’ambiente e le modalità di attuazione dei programmi e di investimento delle risorse disponibili. Per quanto riguarda il dissesto idrogeologico, in particolare, Ministro e assessori hanno condiviso la necessità di utilizzare nel più breve tempo possibile le risorse già previste dall’Accordo di Programma stipulato fra Ministero e Regioni. A questo scopo, per valutare i provvedimenti da adottare, verrà avviato il confronto al Tavolo permanente che sarà sede, tra l’altro, della discussione congiunta sulla revisione complessiva del “Codice ambientale” (Dlgs 152/2006). Nella riunione di oggi, gli assessori regionali hanno avanzato proposte ed espresso valutazioni in merito al disegno di legge in materia ambientale in discussione al Parlamento che, spiega il rappresentante dell’Assessorato umbro, semplifica e chiarisce alcune norme di difficile interpretazione e attuazione per gli Enti.

   Tra i temi più significativi, si è discusso delle agevolazioni fiscali per aumentare e incentivare il riuso dei materiali riciclabili provenienti dalla raccolta differenziata. Per il rappresentante dell’assessorato all’Ambiente, un punto fondamentale per raggiungere l’obiettivo del massimo riutilizzo. Il tetto minimo del 65% di raccolta differenziata potrà essere raggiunto entro il 2020: un posticipo che tiene conto della situazione complessiva della gestione dei rifiuti nel Paese, ma l’Umbria – rileva l’assessore – proseguirà la propria programmazione per conseguire un obiettivo più ambizioso, spingendo ancora di più sulla riduzione dei rifiuti in discarica e sulla differenziazione.

   Dall’incontro con il Ministro, è emerso inoltre l’orientamento all’utilizzo più razionale dell’impiantistica già esistente a livello nazionale finalizzato al recupero energetico, pur tenendo contro delle posizioni delle singole Regioni, attraverso una programmazione che dovrà svolgere il Ministero. Si è affrontato anche il tema dell’abbruciamento dei rifiuti residui dell’attività agricola: l’Umbria, che ha già anticipato la questione e regolamentato la materia per quanto attiene all’olivicoltura – ricorda l’assessore regionale – con il disegno di legge in materia ambientale trova una piena legittimazione, poiché la norma nazionale considera tali scarti appunto come connessi all’attività agricola e non da gestire come rifiuti.

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