Sono moltissime le città che rivendicano le reliquie di San Valentino: da Sadali in Sardegna a Dublino in Irlanda. Ma Bussolengo, in provincia di Verona, ha un patrimonio unico, che nemmeno Terni può vantare: le più antiche raffigurazioni del Santo.

Se la città di Terni ha riscoperto il suo cittadino e vescovo  solo dopo gli scavi che ne hanno riportato alla luce la tomba nel 1605, nella cittadina veneta Valentino è venerato ininterrottamente dal XIV secolo.

Risale al 1339, infatti, la prima testimonianza della chiesa di San Valentino, che nel corso dei secoli è stata arricchita di molti dipinti raffiguranti il Patrono, una statua lignea e ben tre cicli di affreschi sulla sua vita, il primo dei quali risalente al XV secolo, ben duecento anni prima le prime raffigurazioni ternane.

Per questo l’Istess, l’Istituto culturale della diocesi, ha organizzato per domenica 28 febbraio alle 17.30 un incontro pubblico con il sindaco di Bussolengo Maria Paola Boscaini e l’assessore alla cultura Katia Facci, al quale interverranno anche il vescovo di Terni e successore di San Valentino padre Giuseppe Piemontese, l’assessore al turismo del Comune di Terni Daniela Tedeschi e l’assessore alla cultura Giorgio Armillei.

Introdotto dal documentario San Valentino a Bussolengo prodotto dall’Istess, l’incontro – introdotto dal direttore dell'Istess Stefania Parisi e condotto da Arnaldo Casali – vedrà la partecipazione diPaolo Consorti (autore dell’opera Valentino con ghiaccio), Matteo Corrado (regista del musicalValentine’s secret), Dalia Edizioni (che ha pubblicato il romanzo Valentino. Il segreto del Santo innamorato) e il Centro culturale valentiniano ed è aperto a tutti coloro che sono interessati alla valorizzazione di San Valentino come risorsa culturale, spirituale e turistica. 

L’incontro si propone infatti di avviare un rapporto di collaborazione tra le due città che raccolgono l’eredità più importante del Santo dell’Amore - una custode del corpo e della memoria, l’altra dell’immagine e del culto – per far conoscere insieme nel mondo la figura di un Santo tanto celebrato quanto sconosciuto, attraverso una strategia congiunta che sappia unire spiritualità e marketing, cultura e turismo, iniziative congiunte e prodotti commerciali, ma anche patti di amicizia e gemellaggi con città dove è presente il culto di Valentino e che spaziano dall’Italia all’Austria, dall’Inghilterra alla Russia, dal Giappone agli Stati Uniti, dalla Francia fino alla Norvegia.

Nel segno di Valentino, perché Valentino lasci un segno.

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