Perché l’Umbria, dopo un esordio in fascia gialla durato pochi giorni, è stata retrocessa in fascia arancione e lì rimane tuttora, mentre altre Regioni stanno migliorando la propria situazione?

Eppure la Presidente Tesei continua a raccontare una situazione in netto miglioramento e a lodare le iniziative da lei intraprese adottando anche misure più restrittive di quelle previste dal DPCM per la fascia arancione.

Evidentemente gli organismi nazionali (il CTS, l’ISS, il Ministero della Salute, il Governo) sanno leggere i dati reali, dai quali emergere una realtà ben diversa dalla narrazione fatta dalla Presidente, dall’Assessore e dal Direttore Generale e cioè:

-  un indice di occupazione dei posti letto ordinari e di TI abbondantemente sopra il livello di guardia e quindi una grandissima difficoltà per le strutture sanitarie nel fronteggiare la seconda ondata (forse non l’ultima);

-  un sistema di tracciamento/sorveglianza praticamente saltato (i cittadini devono provvedere ai test di propria iniziativa e a proprie spese e sono lasciati a loro stessi per l’adozione delle misure di isolamento);

-  nessun posto letto di TI effettivamente nuovo e realizzato in modo “strutturale”  (come invece richiesto dal Ministero della Salute), ma solo allocazioni provvisorie (ospedali da campo dell’esercito e della CRI) o fatte a scapito di altre strutture ospedaliere, con conseguente riduzione/azzeramento delle prestazioni “ordinarie” (anche di rilievo come screening e cure per malati oncologici, cardiopatici, ecc.) e liste di attesa che si allungano ulteriormente spingendo verso il privato chi se lo può permettere;

-  un trasferimento di attività a favore di strutture private senza fornire motivazioni e senza rendere conto dei costi a carico del sistema pubblico; emblematica la vicenda della ex-clinica Porta Sole a Perugia con la quale, nonostante un sopralluogo tecnico con esito negativo verbalizzato, è stato stipulato un contratto di comodato e che a ben guardare non risulta affatto a titolo gratuito.

E’ ora che la Regione garantisca piena trasparenza e renda conto delle sue scelte, anche attraverso confronti pubblici dove possano partecipare liberamente tutte le formazioni politiche, le rappresentanze economiche e sociali, nonché i cittadini direttamente.

E’ ora che le opposizioni in Consiglio Regionale, pur sempre con senso di responsabilità e spirito costruttivo, si facciano sentire.

E’ ora che i cittadini prendano consapevolezza di quanto sia inadeguata e pericolosa questa Presidente e questa Giunta regionale.

Segreteria Regionale Articolo Uno Umbria

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