di Arm.Alle.

FOLIGNO - Arrestata stamattina Maria Rita Lorenzetti nell’ambito dell’inchiesta sul nodo fiorentino della Tav. Da quanto risulta la Lorenzetti sarebbe ai domiciliari a Foligno. L’indagine aveva, partita dalla procura di Firenze, aveva portato ad indagare 31 persone, compresa l’ex presidente della regione Umbria. La Lorenzetti sarebbe accusata di abuso d’ufficio, corruzione e associazione a delinquere. La notizia è stata confermata dall'avvocato Luciano Ghirga, legale di Maria Rita Lorenzetti. Viene ipotizzato il rischio di reiterazione del reato e non di inquinamento probatorio come si era appreso in un primo momento nell'ordinanza di custodia cautelare

All'epoca dei fatti, tra i 31 indagati, spiccava il nome dell'ex presidente della Regione Umbria e presidente dell'Italferr, la società di progettazione del gruppo Ferrovie, alla quele venne contestato l'abuso di ufficio, l'associazione a delinquere e la corruzione. "Svolgendo la propria attività nell'interesse  - scriveva Repubblica - e a vantaggio della controparte Nodavia e Coopsette mettendo a disposizione dell'associazione le proprie conoscenze personali i propri contatti politici e una vasta rete di contatti grazie ai quali era in grado di promettere utilità ai pubblici ufficiali avvicinati e conseguendo altresì incarichi professionali nella ricostruzione dei terremoto in Emilia in favore del coniuge".

L'ex presidente della Regione Umbria è accusata di assersi adoperata affinchè venissero pagate due società impegnate nei lavori della Tav e per le quali i versamenti erano in ritardo. E' quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari che le è stata notificata stamattina. In cambio la Lorenzetti avrebbe ricevuto presunti favori professionali per il marito.

Estranea ai fatti, così l'avvocato Luciano Ghirga parlando di "vantaggi per il marito assolutamente inesistenti" cmmenta la decisione degli arresti domiciliari  per la sua assistita, Maria Rita Lorenzetti. "I fatti contestati nell'ordinanza - sottolinea Ghirga - sembrano essere gli stessi dell'avviso di garanzia del gennaio scorso. La dottoressa Lorenzetti ha sempre sostenuto la sua estraneità a tutti i fatti contestati".

 

 

 

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