Si è tenuto presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano il Seminario “Immigrazione e cooperazione internazionale” organizzato da Fondazione ISMU, Tamat, Centro di Ateneo per la Solidarietà Internazionale (CeSI) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Caritas Mali. Partendo dal progetto in corso “Bara Ni Yiriwa – Lavoro e Sviluppo in Mali” (CUP F76J20000110008), cofinanziato dal Ministero dell’Interno italiano, l’incontro è stato l’occasione per discutere sulle prospettive del rapporto tra immigrazione e cooperazione internazionale.
 

Il seminario si è aperto con i saluti istituzionali di Franco Anelli, Magnifico Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano; Vincenzo Cesareo, Segretario Generale di Fondazione ISMU; Jean Zerbo, Cardinale – Arcivescovo di Bamako, Mali (intervento con video saluto).
È seguita la discussione sul tema “Migrazione e co-sviluppo, il ruolo del progetto Bara Ni Yiriwa”, moderata da Nicola Pasini, responsabile del Settore Europa e Paesi Terzi di Fondazione ISMU, alla quale hanno partecipato: Marta Lovison, Project Manager di Fondazione ISMU; M. Théodore Togo, Segretario Generale Caritas Mali (intervento on line); Piero Sunzini, Direttore Generale di Tamat Ong; Marco Caselli, Direttore del Centro di Ateneo per la Solidarietà Internazionale (CeSI), Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano; Michele di Bari, Capo del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione al Ministero dell’Interno; Emanuela Del Re, Rappresentante Speciale dell’Unione Europea per il Sahel (intervento con video).
 

Durante il dibattito sul tema “Migrazione e co-sviluppo, il ruolo del progetto Bara Ni Yiriwa” è stata illustrata l’esperienza virtuosa di “Bara Ni Yiriwa – Lavoro e Sviluppo in Mali”, il progetto di cooperazione internazionale coordinato da Tamat.

Il Capo Dipartimento prefetto Michele di Bari , nel concludere i lavori , ha previamente partecipato i saluti del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, e ha illustrato le linee adottate dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, sottolineando  che il fenomeno migratorio esige una risposta multidisciplinare .

La cooperazione internazionale rientra tra queste risposte che non può non tenere conto  dei contesti geografici e demografici dei Paesi di provenienza.

Inoltre, il Prefetto, ha ribadito che le paure connesse al fenomeno migratorio possono efficacemente essere contrastate soltanto nel rispetto dei principi costituzionali e delle leggi .

Il rapporto tra immigrazione e cooperazione internazionale è uno dei temi cui ISMU sta dedicando un’attenzione specifica, con l’obiettivo di analizzare e approfondire le relazioni tra Europa e Africa in termini di iniziative congiunte e movimenti migratori. In particolare è oggetto di indagine da parte di ISMU il rapporto tra migrazione e sviluppo, guardando, da un lato, alle politiche di cooperazione avviate dall’UE in Africa e, dall’altro, al ruolo delle diaspore. Proprio in questa prospettiva, Fondazione ISMU è lieta di annunciare di aver stretto un rapporto di partnership strategico con Tamat con l’obiettivo di valorizzare le sinergie operative nella gestione di progetti sui temi della formazione in agro-ecologia, dell’integrazione sociale, economica e lavorativa dei migranti e sull’inclusione di soggetti a rischio di emarginazione socio-economica.

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