Di Armando Allegretti

PERUGIA - Da sabato scorso si sono riaccesi i riscaldamenti dei cittadini dei comuni della fascia E (tra cui Aosta, Torino, Milano, Venezia, Trieste, Bologna, Perugia, l'Aquila, Campobasso e Potenza). Dal primo novembre toccherà poi a Genova, Firenze, Ancona e Roma. Successivamente, dal 15 novembre, toccherà a Napoli, Bari, Cosenza e Cagliari e, per ultima, dal primo dicembre Palermo.

In vista di queste scadenze l'Uni (Ente nazionale italiano di unificazione) intende sensibilizzare i cittadini sulle possibili problematiche riguardanti gli impianti alimentati a gas. Secondo le rilevazioni condotte dal Comitato italiano gas (Cig), federato all'Uni, anche se nel 2010 il numero dei decessi e degli infortuni dovuti a incidenti da gas combustibile in Italia si sia lievemente ridotto, rimangono comunque costanti le cause degli incidenti che evidenziano insufficienze strutturali alla base del contrasto al fenomeno.

I dati, relativi al 2010, rivelano che per il gas canalizzato a fronte di un consumo pari a 33,2 miliardi di metri cubi (33 nel 2009) relativi a 20,7 milioni di utenze sono stati registrati 195 incidenti (201 nel 2009) di cui 15 mortali con 23 decessi e 385 infortunati. Nel caso del gas in bombole, a fronte di un consumo pari a 2,1 milioni di tonnellate (2,2 nel 2009) relativi a 7,7 milioni di utenti sono stati registrati 123 incidenti (143 nel 2009) di cui 18 mortali e 148 infortunati.

L'utilizzo del gas in casa, richiede il rispetto delle norme e delle leggi vigenti ma cosa più importante buonsenso e responsabilità da parte degli utenti. Tra le indicazioni per la sicurezza, per esempio, quando si esce di casa, anche per brevi periodi, è consigliabile chiudere la valvola del contatore, in cucina sarebbe bene acquistare piani di cottura provvisti del dispositivo di sicurezza e perchè no sarebbe importante anche utilizzare un rilevatore di gas.

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