ASSISI - "L'Umbria è un sistema che sta vincendo la sfida dei mercati e questo va sempre ribadito perché significa che c'è competitività": lo ha affermato ad Assisi il presidente di Confindustria Umbria, Antonio Alunni, a margine del suo intervento all'assemblea annuale dell'associazione degli industriali.

"Dal punto di vista industriale la situazione è positiva" ha aggiunto Alunni soffermandosi sulla situazione umbra. "Stanno crescendo e si stanno sviluppando prodotti e mercati. Quindi la parte economica, produttiva e manifatturiera, a parte qualche situazione patologica, direi che è molto positiva in questo momento".

Tra i settori che crescono di più, per il presidente di Confindustria, ce ne sono vari (meccanica, chimica verde, tessile, agroalimentare) e per quanto riguarda la crisi, "non va abbassata la guardia". "Questo - ha sostenuto - va tenuto sempre presente. La crisi non è alle spalle e non è superata".

Nel suo intervento Alunni ha sottolineato con forza che “l’Italia è il secondo Paese manifatturiero d’Europa, settimo nella classifica mondiale per PIL. La bilancia commerciale italiana – ha aggiunto - è in attivo di circa cinquanta miliardi di euro, mai così tanto nella storia Repubblicana. L’export manifatturiero è componente primaria di questo avanzo. Non esiste un modo intellettualmente onesto per sminuire questi numeri. Essi dimostrano che l’industria italiana sta facendo la sua parte per la prosperità generale dell’Italia.

Lo voglio rivendicare con orgoglio, perché spesso, troppo spesso, si rimprovera all’industria di non fare abbastanza. La si accusa di non creare abbastanza ricchezza, di non creare abbastanza posti di lavoro. Queste accuse non hanno ragion d’essere. L’industria non è parte dei problemi dell’economia e della società italiana. L’industria è parte della soluzione".

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