Solidarietà alla Bindi da Paolo Brutti

"Con il caso De Luca Renzi getta la maschera: con la prepotenza del peggior Craxi e il rispetto istituzionale dell'ultimo grillino, accusa la presidente della Commissione nazionale antimafia di aver detto nient'altro che la verità, rispettando il mandato parlamentare. La mia piena solidarietà a Rosy Bindi, trattata come i giudici negli anni d'oro di Berlusconi ". Così il presidente della Commissione regionale antimafia Paolo Brutti.

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Regionali/ Invito al voto di Giacomo Leonelli (Pd)

 'è un ultimo sforzo da compiere e chi, come te, ama questa terra, la sogna più dinamica, e vuole un'Umbria vicina alla sua gente e alle sue incredibili aspirazioni, quest'ultimo sforzo, siamo fiduciosi, lo compirà.  

Carissima, carissimo, il Partito Democratico vuole un'Umbria del lavoro e dell'innovazione, deve riprendere in mano il grande progetto di futuro che sta costruendo e rilanciarlo. Vuole esprimere le più virtuose potenzialità dei nostri giovani, vuole, in sostanza, quello che un anziano qualche giorno fa mi ha detto con una semplicità e una potenza capace di toccarti nel profondo: i nostri figli, i nostri nipoti, devono potere lavorare in Umbria, mettere qui famiglia e invecchiare nella loro terra, come è accaduto a noi.

Noi crediamo che questo non solo è alla base della nostra missione ma, nella terra della bellezza, vogliamo e pretendiamo che la crescita di ognuno debba avvenire nel segno del bello e del giusto, in questa nuova fase che sarà 'delle opportunità'.

Per farlo abbiamo avanzato una proposta chiara agli umbri. Abbiamo detto Catiuscia Marini e abbiamo detto rinnovamento. Poi siamo tornati nelle piccole e medie aziende che fanno grande il made in Umbria, tra la gente che lavora, nelle piazze, nelle case e nei mercati, in tanti di questi luoghi della vita concreta degli umbri e, alle nostre famiglie, non abbiamo offerto ricette ma disponibilità a farci carico di ogni legittima aspettativa. Consapevoli del buon lavoro compiuto in questi anni difficili che ci ha permesso di creare premesse davvero incredibili, da sfruttare ora, a pieno, e soprattutto non dilapidare o disperdere.

Ora siamo a chiederti un ultimo sforzo, quello di convincere chi non vuole andare a votare a concederci la fiducia per rafforzare il nostro progetto di Partito democratico e per riprendere il cantiere della grande Umbria dell'onestà, dell'affidabilità, delle opportunità, come chi ci ha preceduto ci ha insegnato e chi ci segue ci suggerisce. Noi contiamo su di te e ti ringrazio per tutto quello che farai per aiutarci. Tu, che sei parte di noi, sai che ti puoi fidare.

Giacomo Leonelli

Segretario regionale Pd Umbria

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Regionali/ Appello del candidato Massimo Perari (FI)

Pensateci al momento del voto. Ricordatevi che la gestione dell'Umbria negli ultimi 5 anni non è stata attenta ai bisogni dei cittadini, ma solo a garantire al 'sistema Umbria', farraginoso e pletorico, il mantenimento del suo status di privilegi. Pensate ad esempio che Umbria Mobilità è diventata l’Alitalia dell’Umbria, un pozzo senza fondo, sempre sull’orlo del fallimento. La società di trasporto umbro, nonostante lo statuto dica che “vede la competitività, la qualità dei servizi e la razionalizzazione dei processi come obiettivo primario” è in dissesto da molti anni. E invece di essere ristrutturata per salvare i 1300 posti di lavoro, attinge al denaro pubblico. Ed ha trovato un finanziatore eccellente nella Regione. Pensate alle comunità montane con i conti in profondo rosso: 4 milioni e mezzo di euro di debiti, che si è tentato di colmare con il “bancomat” della Regione, ovvero con i soldi pubblici. E anche la Sanità che dalla presidente viene sbandierata come un fiore all'occhiello della Regione ha visto l'Umbria precipitare nelle classifiche dal 2011 al 2014, pessimo risultato premiato addirittura con premi produttività ai dirigenti. Per non parlare delle persone comuni che dormono in letti messi nelle corsie, mentre indagini della procura cercano di capire se sono stati fatti falsi ricoveri per “amici degli amici” per non fargli pagare gli esami clinici. Pensate a tutto questo prima di esprimere il vostro voto e poi decidete se volete dare un contributo per il cambiamento o continuare ad alimentare il “sistema Umbria”.

Massimo Perari candidato Fi al Consiglio Regionale dell'Umbria  

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Impresentabili/ Scelta Civica: “Elefante non è del partito

"Tra i nomi dei candidati ritenuti ''impresentabili'' dalla Commissione antimafia è stato inserito Domenico Elefante, presente nella lista ''Centro democratico - Scelta civica'' della Campania. Nella certezza che sarà in grado di spiegare le ragioni per cui è stato individuato tra le figure segnalate dalla Commissione, vogliamo sottolineare che Domenico Elefante non è tra i candidati riconducibili a Scelta Civica per l'Italia. Allo stesso tempo riteniamo che sia da rivedere per il futuro il metodo di lavoro, assolutamente prezioso, della Commissione antimafia''. Lo dichiarano da Scelta Civica in una nota.

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Casciari (Pd): “Il voto di domenica sarà cruciale per il futuro della nostra regione”

“Il caffè con Carla è stato un successo, un’esperienza che mi ha portato a contatto con tante persone diverse che mi hanno trasmesso positività e fiducia”: così Carla Casciari  nel corso dell'appuntamento settimanale con i cittadini "Caffè con Carla, che la candidata del Pd al consiglio regionale dell'Umbria, ha voluto riservare per un incontro diretto e informale con i cittadini nella sede del suo comitato elettorale a Ponte San Giovanni a Perugia. 

“In queste settimane di campagna elettorale intensissima ho ascoltato tante storie, raccolto buoni suggerimenti, dato informazioni su quello che abbiamo fatto nei cinque anni di governo regionale e spiegato cosa vorremmo continuare a fare per il bene dell’Umbria e degli umbri” - ha detto Casciari - “Il voto di domenica sarà cruciale per il futuro della nostra regione, per questo invito tutti i cittadini ad andare a votare per dare all’Umbria un peso politico tale da consentirci di essere una regione forte nel panorama nazionale, con un governo democraticamente eletto dai cittadini e quindi ampiamente rappresentativo”.
Il voto è la dimostrazione più alta della democrazia, una scelta che può fare la differenza perché come ha ricordato il presidente Renzi,  nessuno può sentirsi escluso da queste elezioni che disegneranno il futuro dell’Umbria nei prossimi cinque anni.

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Regionali/ Catiuscia Marini e Vinicio Guasticchi incontrano Luca Lotti. Al centro del confronto il futuro dell’Umbria e le sorti dell’editoria locale

Temi forti come lo sviluppo economico dell’Umbria e delle sue infrastrutture, il lavoro, il futuro delle imprese e delle giovani generazioni, ma anche le sorti dell’informazione e della carta stampata in Umbria sono stati all’ordine del giorno dell’incontro, tenutosi venerdì 29 maggio al ristorante Carfagna di Assisi, con l’onorevole Luca Lotti, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’editoria nel governo Renzi e segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica. Giunti alle ultime battute della campagna elettorale, il candidato Marco Vinicio Guasticchi, alla presenza del candidato presidente nelle liste del Pd Catiuscia Marini, ha partecipato al confronto su questioni di grande importanza con l’onorevole Lotti con cui ha condiviso, fin dall’inizio, il lungo percorso di vicinanza e collaborazione con il premier Matteo Renzi e una lunga e affiatata amicizia. Hanno partecipato all’incontro Dante Ciliani, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, Marta Cicci, presidente dell’Associazione stampa umbra, Anna Mossuto, direttore del Corriere dell’Umbria, Giuseppe Castellini, direttore del Giornale dell’Umbria, Marco Brunacci, caporedattore responsabile dell’edizione umbra de Il Messaggero, Roberto Conticelli, caporedattore responsabile dell’edizione umbra de La Nazione, Gianni Conti presidente dell’Agenzia giornali e riviste dell’Umbria, e Fabio Pipparoni, segretario regionale del Sindacato  nazionale giornalai. Nel corso dell’iniziativa sono state affrontate anche le questioni legate allo stato dell’informazione in Umbria e alle vertenze in atto, con la consapevolezza che le testate dei quotidiani umbri sono un importante patrimonio locale che garantisce informazione, ma anche occupazione, e che devono essere adeguatamente tutelate e salvaguardate.

Marco Vinicio Guasticchi ha ribadito l’impegno profuso nel corso della campagna elettorale e il sostegno e l’appoggio al candidato presidente Catiuscia Marini per poter scrivere e realizzare un progetto per l’Umbria dove i temi dell’occupazione e del lavoro per i giovani, gli aiuti alle imprese, il sostegno all’agricoltura e all’artigianato, il farsi carico delle nuove povertà e delle fasce deboli della nostra società siano al centro delle scelte politiche future.

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Made in, negoziato bloccato sull’etichettatura d’origine. Deputato Gallinella: “Persa un’altra occasione per tutelare imprese e consumatori”

“Fumata nera sul ‘made in’. Il negoziato sull’etichettatura d’origine è in stallo, non si riesce a formare una maggioranza ed approvare la norma. L’Europa perde un’altra buona occasione per sostenere le sue imprese e i suoi consumatori. E il governo italiano dimostra ancora una volta il suo peso tra i Paesi dell’Unione”.

E’ quanto dichiara il deputato 5stelle Filippo Gallinella all’indomani della riunione del Consiglio Competitività, a cui ha partecipato il viceministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Sul tavolo europeo la norma relativa all’etichettatura d’origine prevista dall’articolo 7 della proposta di regolamento sulla sicurezza dei prodotti e la tutela dei consumatori, che non riguarda i prodotti alimentari ma interessa settori come la ceramica, i mobili, il tessile e le calzature.

“Scrivere in etichetta da dove vengono i prodotti – sottolinea l’onorevole Gallinella, unico parlamentare umbro in commissione Agricoltura alla Camera – risponde ad un criterio di trasparenza che informa i consumatori e tutela le imprese produttrici. Da indiscrezioni, sembra che la presidenza lettone abbia proposto di applicare il ‘made in’ solo al settore delle calzature e ai contenitori in ceramica per alimenti. Se fosse vero – afferma il portavoce 5stelle - saremmo proprio lontani da quello che vogliamo. Purtroppo il governo sembra la ‘bella addormentata’. Se l’Europa e il governo italiano non riescono a trovare un’intesa su questo fronte, figuriamoci quanto potrebbe accadere con il Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti, meglio noto come TTIP, negoziato commerciale tra Usa e Ue condotto ‘nella massima segretezza’, un’operazione gigantesca che va molto al di là della creazione di una area di libero scambio, il cui impatto è destinato a cambiare per sempre il commercio internazionale. Anche sul TTIP – ribadisce Gallinella - serve la massima trasparenza. Occorre portare alla luce questo trattato e permettere un confronto ampio nel merito dei provvedimenti a difesa dei cittadini. Per questo, nei mesi scorsi, abbiamo depositato una mozione che impegna il Governo Renzi a garantirci quanto più possibile nell’ambito internazionale. Ma il governo non risponde”.

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Bravi – La sicurezza sul lavoro al centro della politica come perno della discussione su sviluppo e occupazione

“Dopo quasi 60 incontri in tutta l’Umbria incentrati sui temi del lavoro e dello sviluppo, non poteva mancare una riflessione sugli incidenti sul lavoro e sulle morti che hanno colpito anche l’Umbria”. A dirlo è Mario Bravi, candidato Pd al Consiglio regionale. “Ieri – prosegue – a Campello, alla presenza del sindaco, abbiamo ricordato la strage avvenuta alla Umbra Oli, dove il 25 novembre del 2006 hanno perso la vita quattro persone. Una tragedia, quella delle morti sul lavoro, che purtroppo si è ripetuta pochi giorni fa a Nera Montoro. Un dramma, per le vittime e per le famiglie, che dobbiamo assolutamente scongiurare: anche l’Umbria deve voltare pagina e tenere al centro della discussione i lavoratori e le loro esigenze, a partire dalla sicurezza. Per questo, il mio impegno sta sempre dalla stessa parte: dalla parte di chi lavora e di chi del proprio lavoro vuole vivere e non certo morire. Il mio impegno è ancora quello di mettere in atto un’azione forte di valorizzazione e di tutala dei lavoratori per evitare che si continui a morire di e per il lavoro. La mia è stata una campagna elettorale improntata sui temi del lavoro, dello sviluppo e dell’occupazione, partendo dal contatto con le persone e dalla discussione con loro di esigenze e problemi reali. Non può che concludersi con un impegno ancora maggiore ad affrontare con concretezza e serietà queste problematiche”.

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Appello al voto per L'Umbria per un'altra Europa

L'Umbria per un'altra Europa è l'alternativa, è il cambiamento contro il consociativismo di centrosinistra e centrodestra, la personalizzazione della politica, la demagogia, i predicatori dell'odio e del qualunquismo. Solo una sinistra forte, antiliberista e democratica, può restituire voce e rappresentanza a chi ne è stato privato in questi anni, opponendosi alle controriforme del governo Renzi e dotando la nostra regione di un nuovo modello di sviluppo, socialmente ed ecologicamente sostenibile. Alla nostra regione serve un programma coerente con le sue necessità e possibilità, portato avanti da uomini e donne disposti a metterci la faccia, senza padrini o padroni. Per questo ci candidiamo al governo dell'Umbria, per cambiare davvero, perché abbiamo a riferimento l'esperienza delle sinistre d'alternativa europee, a partire da quella di Syriza in Grecia. Si tratta insomma di voltare pagina e costruire un polo antiliberista e solidale, alternativo alle politiche renziane, per una regione diversa. All'Umbria della recessione, della subalternità, della disoccupazione, della precarietà, all'Umbria della crisi c'è un'alternativa, la cui costruzione passa per un voto domenica 31 maggio a L'Umbria per un'altra Europa.

Michele Vecchietti
Candidato presidente per la lista
L'Umbria per un'Altra Europa”

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REGIONALI, GALGANO: ANDATE A VOTARE PER MIGLIORARE IL FUTURO, SCEGLIETE ‘CAMBIARE IN UMBRIA’

“Il bilancio dei cinque anni appena trascorsi è desolante. L’Umbria è più povera, più precaria e più depressa. Abbiamo perso undici punti percentuali di ricchezza contro i 10 del Sud. Siamo il fanalino di coda del Centro Italia, abbiamo assistito al fallimento di un’impresa ogni tre giorni, le grandi aziende come Ast, Perugina, Trafomec e ex Merloni sono in crisi e abbiamo 160 vertenze aperte, un numero enorme. La disoccupazione è raddoppiata, un giovane su due è senza lavoro, 137mila persone vivono in sofferenza occupazionale e, dal 2008, si sono persi 29mila posti di lavoro. Inoltre, siamo primi in Italia per esposizione bancaria e terzi per utilizzo dei derivati: il 68,9% del debito della nostra Regione è, infatti, soggetto a questi rischiosissimi strumenti finanziari”. A dirlo la deputata e membro dell’ufficio di presidenza di Scelta Civica, Adriana Galgano che, a due giorni dalle elezioni, rivolge un appello agli umbri perché vadano a votare e scelgano il cambiamento rappresentato da Ricci e dalla lista ‘Cambiare in Umbria’.

“Sul fronte dei trasporti, poi, stiamo ancora aspettando il piano regionale ma, in compenso, si vuole realizzare la stazione MediaEtruria per l’alta velocità a 50 chilometri da Perugia, nelle vicinanze di Arezzo – continua la parlamentare - Così, dopo l’autostrada, facciamo un altro regalo alla Toscana al “modico prezzo” di 30 milioni di euro. Ancora, nel sociale, si è assistito ad un’impennata della disuguaglianza con i poveri che sono più che raddoppiati tanto che, nel 2013, il 23,3% degli umbri è risultato a rischio povertà o esclusione sociale mentre sul fronte della sanità ci sono liste d’attesa infinite e continuiamo a perdere posizioni rispetto alla qualità dei livelli essenziali di assistenza”.

“Possiamo permetterci altri cinque anni così? Proprio no! – sferza Galgano - Per questo domenica vi chiedo di andare a votare per la lista ‘Cambiare in Umbria’ e di trasformare l’insoddisfazione e la sfiducia in una scommessa sul futuro. Sulla scheda scrivete Giovanni Ceccotti e Nadia Isidori, due cittadini competenti, estranei alle logiche dei partiti – continua la deputata - che si sono spesi, per anni, l’uno nello sviluppo delle imprese e nella creazione di nuove attività e l’altra nel miglioramento dei servizi sociali. Sono onesti e liberi. Votare per loro vuole dire scegliere un’Umbria nuova e lasciare, alle generazioni di domani, una regione ricca, produttiva e solidale come lo è oggi la città di Assisi”.

“Il candidato presidente Claudio Ricci, che l’ha guidata negli ultimi anni, ha infatti smentito la favola per cui non si possono  ridurre le tasse e la spesa, senza tagliare i servizi ai cittadini – fa notare Galgano - E’ riuscito, azzerando l’addizionale Irpef, a far risparmiare dai 400 ai 700 euro l’anno ad ogni assisano e i turisti non pagano la tassa di soggiorno. Come ha fatto? Semplicemente con una riduzione intelligente dei costi inutili.  Questa è la ventata di cambiamento che serve in Umbria – chiude - meno tasse ad imprese e ai cittadini e più sviluppo”.

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