Sono sei le proposte di Carlo Emanuele Trappolino, deputato e candidato del Partito Democratico, da sottoporre al nuovo Parlamento, per favorire la ripresa economica dei territori umbri colpiti dall’alluvione dello scorso novembre, per incentivare la ricostruzione del patrimonio pubblico, per sostenere i risarcimenti alle aziende ed ai privati e per promuovere la messa in sicurezza delle zone a rischio di dissesto idrogeologico.

 

“Il riconoscimento dello stato di calamità e lo stanziamento di 7 milioni di euro, a cui si sono aggiunti i 46,6 milioni di euro provenienti dal riparto delle risorse assegnate attraverso la Legge di Stabilità – dichiara Carlo Emanuele Trappolino –, rappresentano risorse consistenti, ma non sufficienti per far ripartire con celerità il sistema produttivo locale umbro soprattutto in relazione ai danni causati dalle alluvioni”.

 

“Se verrò rieletto – sottolinea – presenterò una serie di provvedimenti che possano promuovere con efficacia e tempestività la ripresa economica ed occupazionale. In primo luogo una norma ad hoc per rendere stabile, in caso di calamità naturale, che il 25 per cento delle risorse statali stanziate (così come già richiesto dalla Regione Umbria al governo) venga assegnato per i risarcimenti di aziende e privati”.

 

“In secondo luogo sarà necessario rifinanziare adeguatamente il Fondo di solidarietà nazionale, ad oggi praticamente vuoto, per i danni causati dalle alluvioni alle colture, alle aziende ed alle infrastrutture connesse alle attività agricole. Altrettanto fondamentale (terza azione) sarà introdurre una aliquota agevolata sull’Imu per i beni strumentali, i fabbricati ed i terreni funzionali alla produzione delle aziende agricole e delle Pmi”.

 

Il quarto punto del deputato Pd prevede poi l’esclusione dal “Patto di Stabilità degli enti locali, delle spese per la messa in sicurezza dei territori a rischio idrogeologico e sismico; si tratta di uno strumento normativo già richiesto, nella scorsa Legislatura, dal Partito Demcratico”.

 

Carlo Emanuele Trappolino annuncia anche la presentazione di due proposte di legge: una che promuova “la messa in sicurezza contro il rischio di dissesto idrogeologico dei nodi strategici infrastrutturali nazionali come appunto quelli che ricadono sul territorio di Orvieto (autostrada, ferrovia ed alta velocità), attraverso finanziamenti mirati e progetti di intervento specifici che coinvolgano i soggetti gestori delle reti”, e l’altra che preveda “interventi a sostegno del patrimonio pubblico e privato e del sistema occupazionale e produttivo delle zone colpite dalle calamità naturali (sull’esempio delle leggi approvate per la ricostruzione di zone colpite da eventi sismici come l’Umbria e le Marche nel 1997)”.

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