Allargamento coalizione Perugia a forze centriste: no a progetto renziano
PERUGIA - La Sinistra per Perugia constata con preoccupazione la decisione di allargare la storica coalizione di centrosinistra a forze definite centriste, di stampo liberista e di vocazione cattolica integralista, cioè di destra.
La questione pone problemi di visione della società radicalmente divergenti, sia sul piano strettamente dei diritti sociali e civili sia dal punto di vista etico – morale. Superando, però, queste non secondarie problematiche, la domanda che si pone La Sinistra per Perugia è se l’allargamento della coalizione, oltre che a rafforzare i consensi del centrosinistra, risponda anche a particolari interessi.
Preso atto che il governo Renzi ha fatto della svendita delle imprese pubbliche un obiettivo strategico, La Sinistra per Perugia si chiede se questa politica avrà delle ricadute locali e se avrà declinazione anche a Perugia.
In altre parole siamo alla vigilia di una grande stagione di privatizzazioni dei Beni Comuni e dei servizi sociali pubblici della nostra città, capoluogo di Regione?
La Sinistra per Perugia registra, inoltre, che questo famoso programma di coalizione stenta ad essere stilato e ancor di più ad essere portato a conoscenza dei cittadini e dei lavoratori.
Impossibilitati, al momento, di esprimere un giudizio politico su un programma che non conosciamo e di cui ci riserviamo, appena possibile, un’ attenta valutazione, critichiamo invece un metodo che esclude la partecipazione e il coinvolgimento di tutte le forme del territorio.
Condizione indispensabile, verificheremo se anche sufficiente, è che la sinistra della città prenda coscienza dei processi in atto e contrapponga un proprio programma basato su punti essenziali non negoziabili.
La Sinistra per Perugia
Mercoledì
02/04/14
11:49
Quando una forza che si autodefinisce "di sinistra" vede che il sindaco che sostiene DAL 1990 (prima come consigliere nella stessa maggioranza, poi come assessore e infine come sindaco) si allea con l'UDC di Sbrenna, Ronconi e Cuffaro non deve limitarsi a "constatare con preoccupazione", ma deve prendere atto che la maggioranza che sostiene il sindaco è RADICALMENTE cambiata e pertanto dovrebbe trarne le conseguenze, così come è stato fatto pochi giorni fa, non su Marte, ma a TERNI.... Se non è così, bisogna prendere atto che a Perugia anche i vertici di Rifondazione sono più attenti ai diktat di certe "congreghe" che da sempre controllano la città piuttosto che alle idee dei propri iscritti e dei propri elettori (quei pochi rimasti...).