PERUGIA - Dalla Puglia è giunto un ambìto e prestigioso riconoscimento al Frantoio Batta ( via San Girolamo-Perugia) nella categoria “Extravergine Dop Umbria Colli del Trasimeno da agricoltura biologica”. L’Extragold premiava i prodotti che avessero raggiunto un punteggio da 75 a 100. La giuria, presieduta dal capo panel Alfredo Marasciulo, ha dato il maggior punteggio 88/100 a un olio spagnolo, seguito da un olio pugliese, due umbri e due siciliani; al 5° posto con 83 punti l’Umbria con l’olio proposto dal Frantoio Batta e poi, con un premio “silver”, l’olio dell’Azienda Agraria Valcannetta di Viepri di Massa Martana: gli unici a tenere alto il nome della regione.  Come al solito Batta occupa sempre i primi posti nei concorsi cui invia il suo prestigioso prodotto: è una soddisfazione per lui, per la signora Giuliana, per la madre Lidia Batta (che quest’anno corre per i 102 anni di età: la più anziana frantoiana d’Italia e forse del Mondo) e un orgoglio anche per l’olivicoltura umbra che può contare su questi “ambasciatori perugini e umbri” del territorio olivato e del prodotto che riescono a trarre da oliveti a coltivazione esclusivamente biologica.

Ma a questo successo c’è da aggiungere anche il riconoscimento giunto dal Presidio Slowfood in cui è stato inserito l’olio Batta Dolce Agogia, una cultivar autoctona delle colline del Trasimeno dal sapore mediamente fruttato con gusto moderatamente amaro con stimolazioni piccanti medio-leggere. (La Dolce Agogia è una delle più antiche cultivar che veniva mangiata in inverno essiccata e condita.) I “Presidi Slowfood” sono progetti che tutelano piccole produzioni di qualità da salvaguardare, realizzate secondo pratiche tradizionali. “L’extravergine del Presidio” del Frantoio Batta si potrà avvalere di una “Etichetta Narrante” in cui si evidenziano: il territorio e la varietà, la coltivazione, la raccolta, la lavorazione, la conservazione e il confezionamento. A questo proposito l’olio extravergine di oliva biologico è filtrato, conservato in contenitori in acciaio inox sotto argon (per impedirne l’ossidazione) e, all’occorrenza, imbottigliato in vetro scuro. Dell’annata agraria 2018 sono stati prodotti soltanto circa 400 litri: una vera rarità che vale la pena assaggiare.

gino goti

 

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