Il Piano di rilancio della Media Valle del Tevere passa anche da una difesa e valorizzazione delle aziende presenti nel territorio, che prima di altre hanno accusato pesantemente gli effetti della crisi, addirittura portando i libri in Tribunale per il fallimento. Questo il messaggio della Fai Cisl Umbria e della Cisl di Perugia, che sottolineano l’importanza di aziende come la Coagri (lavorazione di ortofrutta per la grande distribuzione), che purtroppo si trovano a vivere una forte sofferenza. Sofferenza che viene vissuta in prevalenza da lavoratrici, che hanno sempre di più su di loro il carico della famiglia. Ad aggravare una situazione già di per sé precaria delle lavoratrici è stato il tentativo di interrompere la cassa integrazione e cadere nella più profonda disoccupazione, senza alcune prospettive.

Prospettive, che invece sono arrivate grazie a una collaborazione fattiva tra il sindacato -che si è fatto promotore per la salvaguardia dell’occupazione e per dare qualche certezza in più agli imprenditori che stanno manifestando in questi giorni interessi- il curatore fallimentare, la liquidatrice e la consulente. Il periodo di cassa integrazione deve essere funzionale a realizzare un progetto che veda la valorizzazione di queste strutture e che dia certezze occupazionali alle professionalità presenti. Il sindacato punta l’attenzione su questo territorio in quanto vede la possibilità di realizzare una filiera agroalimentare, volta a salvaguardare i siti produttivi che nella zona del tuderte sono presenti e che, ad oggi, dimostrano forti segnali di difficoltà, come ad esempio la Dirceana (azienda leader del gruppo Coagri).

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