PERUGIA - La Commissione per le riforme statutarie e regolamentari, presieduta da Andrea Smacchi, ha approvato a maggioranza la proposta di integrazione dello Statuto regionale presentata dai consiglieri Damiano Stufara e Orfeo Goracci (Prc- Fds) – ulteriormente integrata dopo i lavori e le audizioni - che recita: “La Regione tutela le risorse naturali, anche a garanzia delle generazioni future. Considera l'acqua un bene comune e primario e l'accesso ad essa un diritto universale. Riconosce il carattere esclusivamente pubblico dell'acqua e pone in essere politiche di gestione delle risorse idriche coerenti con tali principi”.

Il testo, che verrà inserito nel pacchetto di riforme allo Statuto che la Commissione porterà in Aula, è stato approvato con il voto favorevole di Andrea Smacchi (Pd), Paolo Brutti (Idv), Massimo Buconi (Psi) e Orfeo Goracci (Prc), l'astensione di Gianluca Cirignoni (Lega nord) e il no di Raffaele Nevi, Fiammetta Modena (Pdl), Franco Zaffini (Fare Italia) e Sandra Monacelli (Udc). L'approvazione è stata possibile in base al principio del “voto ponderato”, per il quale ogni consigliere esprime tanti voti quanti sono i componenti del proprio gruppo consiliare. Prima del voto i commissari si sono confrontati circa l'opportunità di inserire nello Statuto l'articolo 11 bis, così come formulato dai proponenti, l'accesso all'acqua come “diritto universale” e il suo carattere “esclusivamente pubblico”. Proprio ritenendo più chiara la versione precedente del testo e non condividendo la cancellazione del termine 'umano' (dall'espressione “diritto umano universale”) il consigliere Cirignoni, che pure aveva presentato una proposta di modifica simile nelle finalità ed accorpata a quella del Prc, si è astenuto. Perplessità circa la concreta applicazione di “politiche di gestione coerenti con il carattere esclusivamente pubblico dell'acqua” sono state manifestate dal capogruppo socialista Buconi.

Al termine dei lavori il capogruppo Raffaele Nevi ha annunciato che il Pdl depositerà a breve una proposta di modifica che mira ad inserire nello Statuto la sussidiarietà orizzontale.  

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