Francesco Tanzarella chiama alla mobilitazione le forze democratiche e le associazioni

(AVInews) – Perugia, 17 giu. – “La decisione della Giunta regionale dell’Umbria di cancellare la delibera regionale del 2018, che consentiva l’interruzione farmacologica di gravidanza anche in day hospital o a casa, e di non obbligare a un ricovero ospedaliero di tre giorni, non è solo un grave ostacolo all’esercizio dei diritti delle donne, aggravato dall’alto numero di medici obiettori di coscienza e dalle difficoltà di ospedalizzazione in epoca di coronavirus, ma risponde a una volontà politica di restaurare un clima culturale di repressione delle libertà individuali e in particolare dell’autodeterminazione delle donne”. Questo il commento che arriva da Francesco Tanzarella di Per la Sinistra per un’altra Europa. “Non a caso – ricorda Tanzarella – l’ispiratore di questa retromarcia è quel senatore Pillon che ebbe un ruolo non indifferente nell’elezione della governatrice Tesei e che fu durante il governo Conte 1 promotore di un disegno di legge coercitivo delle volontà dei coniugi e discriminatorio verso quella delle donne”.

“Non possiamo, dunque, accettare – conclude l’esponente di Per la Sinistra per un’altra Europa – che in Umbria si stabilisca questo clima e si subiscano queste misure. È necessario dare vita alla mobilitazione di tutte le forze democratiche e di tutte le realtà associative e di movimento per denunciare nel Paese quanto avviene in Umbria e ottenere il ritiro del provvedimento”.

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