NORCIA - Tre anni dopo la prima scossa, San Pellegrino di Norcia è un borgo segnato da macerie e solitudine. Gran parte delle abitazioni sono state demolite, altre forse dovranno essere ancora abbattute, ma intanto continua a crollare la fiducia e la speranza delle 120 persone che subito dopo il terremoto, del 24 agosto e del 30 ottobre 2016, decisero di restare qui.

"Sono venuti tutti, da Renzi a Crimi, da Gentiloni a Tajani e perfino il Papa, garantendoci che non ci avrebbero lasciati soli, invece eccoci qua, completamente abbandonati", mastica amaro Luciano Severini che di San Pellegrino è un punto di riferimento per tutta la comunità.

 

 

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