"Il 25 aprile è un giorno di festa. Ma mai come quest’anno è segnato da una tragedia che si sta svolgendo da due mesi a 2.500 chilometri di distanza e che potrebbe espandersi come una metastasi. Perché la guerra è una metastasi. Sai come comincia, ma non sai se, come e quando si estenderà.
È la tragedia del popolo ucraino che sta soffrendo un tempo di distruzioni, eccidi, bombardamenti a causa di un’invasione sanguinosa. Il primo pensiero non può perciò che essere rivolto a quella gente che ha visto, da un giorno all’altro, sconvolti il lavoro, la quotidianità, la sicurezza, la vita (...)"

Estratto dall'editoriale di Gianfranco Pagliarulo per il 25 aprile sul periodico dell'ANPI

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