di Stefano Vinti

L’anno olimpico aveva inizio in un giorno non precisato della tarda estate per poi approdare a feste e giochi che avevano luogo ogni quattro anni presso il santuario di Olimpia in onore di Zeus.

Si svolgevano gare atletiche pubbliche celebrate in onore di ogni divinità.

Gare e concorsi pubblici ebbero un posto importantissimo nella società greca.

I giochi pubblici greci erano molto diffusi e partecipati e si possono raggruppare in tre categorie: giochi celebrati da tutta la Grecia; giochi celebrati da una federazione; giochi celebrati da una città.

Durante i giochi di tutta la Grecia si sospendevano tutte le ostilità e le guerre.

Le gare consistevano in gare podistiche e di velocità, in tutti gli esercizi del pentathlon, del pugilato, della lotta, nonché in corse di cavalli e carri. I giochi duravano cinque giorni. Ai vincitori delle gare veniva donata una corona d’ulivo e una palma simboleggiante la vittoria. Colui che riusciva vincitore in tre gare o vincitore dei cinque esercizi del pentathlon, veniva proclamato campione olimpico.

Le Olimpiadi, che ebbero inizio il 22 giugno 776 a.C., durarono fino al 394 d.C. soppresse dall’imperatore Teodosio l. S’interrompono quindi per 15 secoli finché, nel 1896, Pierre De Coubertin le rilancia con nuove regole.

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