Si è svolta ieri nella sala della Vaccara di Palazzo dei Priori, presenti il responsabile del dipartimento Cultura del Pd Umbria Nicola Mariuccini, l’assessore alla Cultura Andrea Cernicchi, Linda Di Pietro del Caos di Terni, l’ attore Massimo Ghini, che è anche Responsabile del dipartimento Cultura del Pd Lazio.

PERUGIA – “Nuovo spazio per la cultura”. E’ questo il titolo della prima iniziativa organizzata dal Comitato umbro “I saperi per Bersani” svoltasi mercoledì scorso presso la sala della Vaccara di Palazzo dei Priori (Perugia). All’incontro erano presenti, oltre al Responsabile del dipartimento Cultura del Pd Umbria Nicola Mariuccini in veste di coordinatore, l’Assessore alla Cultura Andrea Cernicchi, Linda Di Pietro del Caos di Terni, il celebre attore Massimo Ghini, che è anche Responsabile del dipartimento Cultura del Pd Lazio. Assente per sopraggiunti improvvisi impegni personali legati al forte nubifragio che si è abbattuto sulla città il sindaco Boccali.

Un pubblico qualificato e attento ha seguito l’iniziativa fino all’ora di cena. Ad aprire i lavori il responsabile del dipartimento Cultura del Pd Umbria Nicola Mariuccini. A lui il compito di illustrare le ragioni e le proposte del comitato “Saperi per Bersani” e il contenuto dell’incontro. “Le primarie – ha detto Mariuccini – rappresentano una grande occasione di apertura e di crescita per il Partito Democratico e se approcciate con il giusto spirito possono essere un momento di scambio e confronto per aggiornare e arricchire la proposta programmatica del Partito Democratico. Da qui il senso dei comitati tematici a sostegno della candidatura di Pier Luigi Bersani: l’obiettivo è favorire il confronto per portare un contributo alla ricostruzione e al cambiamento del Paese”.

Mariuccini si è, poi, soffermato sull’esigenza di trovare sempre nuove declinazioni alla cultura partecipata tra pubblico e privato, con nuovi spazi gestiti da imprese creative. Primo tra tutti lo spazio digitale. Citando Robert Darnton, direttore della biblioteca di Harvard, Mariuccini ha evidenziato come “lo storico del futuro farà ricerca su portali e blog” ed è perciò sempre più necessario perfezionare la cultura digitale, la cultura 3.0 fatta anche col supporto di nuovissime tecnologie, di tablet e smartphone, anche in relazione alla “archiviazione” della memoria.

“Conserviamo la cultura senza essere conservatori”, ha detto ancora Mariuccini. Anche perché a chiederlo sono le condizioni sempre più difficili della gestione del patrimonio di carta. “Il 40% delle attività degli enti – spiega il Responsabile Cultura del Pd Umbria – è impiegata nella gestione documentale su carta, oltre 100 miliardi i fogli consumati, di cui 19,5 miliardi mai utilizzati. Il 3% di questo patrimonio di carte è, oltretutto, male archiviato”.

E’ stata Linda Di Pietro, poi, a rivolgere l’attenzione sugli eventi culturali e sulle contaminazioni della cultura partecipata e, in particolare, sulla gestione degli spazi legata alla promozione della cultura sul territorio.

Del contributo delle associazioni alla programmazione culturale cittadina, con particolare riferimento al progetto Urban Center e alla possibilità di declinarlo sul capoluogo umbro, ha parlato l’Assessore Cernicchi, anche lui molto attento alla tematica della compartecipazione pubblico privato. “Non è possibile pensare alle strutture come sono state concepite in passato – ha detto – che hanno alti costi di gestione e sottraggono risorse alla creatività”.

Le conclusioni sono state affidate a Massimo Ghini, attore e politico, figlio di un partigiano e di un’artista, responsabile cultura del Pd Lazio e che in occasione delle primarie del centrosinistra sosterrà Bersani, pur riconoscendo a Renzi di aver contribuito a riaccendere una luce di positività e ottimismo intorno al Pd.

Per Ghini “il mondo della cultura si deve aprire, togliendosi di dosso le incrostazioni dell’istituzionalizzazione”. Ma soprattutto, “dobbiamo recuperare gli spazi del Made in Italy e c’è bisogno di rintracciare la spontaneità della cultura e di chiudere una fase tecnica per recuperare una politica culturale”.

Non sono mancati gli interventi del pubblico, tra cui quello del Professor Tinterri, che ha annunciato un progetto di realizzazione di un centro studi del teatro con proiezioni continue di cinema d’arte e iniziative; del direttore dell’Augusta Maurizio Tarantino, che si è soffermato sui nuovi spazi delle biblioteche e sulla cultura digitale.

In platea, tra gli altri, anche Franco Ruggeri, Alessandro Almadori, Alessandro Riccini Ricci, Nives Tei, Cecilia Cristofori.

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