ORVIETO - “Ho ricevuto l’invito da parte di Antonello Romano a partecipare, io e quattro rappresentanti della mia coalizione, a un confronto articolato in cinque trasmissioni. Abbiamo ritenuto di accettare perché sono previste modalità che garantiscono tutti e perché Antonello Romano e la sua TV sono garanzia di serietà. Ma anche perché abbiamo molto da raccontare, di concluso e di avviato, su cui costruire progetti per il futuro della città. Noi non abbiamo bisogno di promettere, quanto sappiamo fare lo abbiamo dimostrato e lo proponiamo alla città insieme ai progetti necessari per concludere una visione di Orvieto e dell’Orvietano che ha bisogno di tempo per essere completata”. Così il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani che continua:

“Ma la destra ha rifiutato il confronto, ci comunica Romano: «In merito all'iniziativa televisiva proposta e autoprodotta dalla nostra emittente dal titolo “IERI e DOMANI, 10 anni di governo verso il futuro”, riguardante l’offerta di cinque spazi gratuiti  riservati alla coalizione di centro destra ed alla coalizione di centro sinistra e in cui vi sarebbe dovuto essere, in ciascuna puntata,  un confronto a due tra esponenti delle singole coalizioni, si comunica che,  non essendo stato accettato il format dalla coalizione di centro destra, il programma è stato ANNULLATO. Tanto si comunica per quanto di competenza ai leader di entrambe le coalizioni. Antonello Romano. Direttore della Programmazione».

“Evidentemente – osserva al riguardo il sindaco di Orvieto - l’azione dell’Amministrazione che ho guidato è poco attaccabile se questa ghiotta opportunità di avversare le opere compiute e i nostri programmi per il futuro è stata rifiutata dalla destra di Tardani. È facile parlare da soli e senza contraddittorio, in pubblico, in tivù, in interviste sui giornali e lanciare promesse vuote, senza produrre referenze del lavoro già compiuto. La competenza preoccupa chi non ce l’ha, come a noi preoccupa l’incompetenza manifesta della destra orvietana che pensa di ‘riprendersi’ la città sulla scia del leghismo anziché per proprie qualità”. 

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