FRANA TORGIOVANNETTO.jpg
ASSISI – A Costa di Trex di Assisi è stata riaperta ufficialmente la strada provinciale 249, chiusa il 15 aprile 2004, a seguito di una frana avvenuta nei pressi di una cava dismessa sul versante nord occidentale del massiccio del Subasio. La cerimonia inaugurale è avvenuta alla presenza, oltre che del sottosegretario di Stato, Guido Bertolaso, dei rappresentanti degli enti che hanno finanziato e lavorato alla realizzazione dell’opera: Claudio Ricci, sindaco di Assisi, Lamberto Bottini, assessore all’ambiente e allo sviluppo sostenibile della Regione Umbria, Massimo Bucconi, assessore alla programmazione e gestione faunistica della Provincia di Perugia, Giancarlo Picchiarelli, presidente della Comunità montana Monte Subasio e rappresentanti della Protezione civile nazionale. All’incontro, che stato l’occasione per presentare i risultati ottenuti del punto di vista tecnico e ingegneristico, e i necessari lavori per il ripristino della viabilità, erano presenti anche molti cittadini della zona e i rappresentanti del comitato frana, nato in seguito all’incidente che ha colpito la zona e che si è dimostrato molto attivo nel seguire i lavori ed è stato motore e stimolo per le varie istituzioni coinvolte. La strada è stata riaperta secondo i tempi previsti da protocollo, alla fine del mese di agosto, mantenendo l’impegno che le istituzioni, coinvolte nel piano di intervento per la riapertura al traffico dell’infrastruttura, avevano preso con i cittadini. Un muro di contenimento in terra armata, che prolunga verso nord quello esistente, la riqualificazione della strada con banchine laterali e messa a punto di adeguati sistemi di monitoraggio, la demolizione dei volumi della ex cava con un’opera pregevole di bonifica ambientale per una infrastruttura, la cui realizzazione, per anni, ha condizionato gli abitanti della montagna, a seguito del grave movimento franoso che aveva colpito la zona e fatto chiudere la strada. Questo è quanto è stato fatto sotto la supervisione delle diverse amministrazioni competenti: Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Assisi e Comunità montana Monte Subasio, che hanno istituito un tavolo tecnico e poi un comitato interistituzionale con il compito di orientare le attività necessarie per la progettazione e la realizzazione dei lavori. Gli interventi, come detto, sono stati finanziati dalla Protezione Civile, per 2,5 milioni di euro e dalla Regione Umbria, soggetto che ha presieduto il comitato interistituzionale e che ha impegnato 1,7 milioni di euro. ''Un grande esempio di collaborazione e sinergia tra istituzioni e cittadini'': cosi' il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri e Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha definito l'intervento di ripristino che ha portato alla riapertura il 29 agosto scorso della strada provinciale '249' interrotta dalla frana di Torgiovannetto. ''La messa in sicurezza del tratto interessato dal movimento franoso - ha affermato - rappresenta un grande esempio di collaborazione e sinergia tra istituzioni e cittadini. La lezione che se ne trae e' che, quando si fa squadra per il bene comune, si riesce a dimostrare la forzae il valore del nostro Paese''. Bertolaso ha concluso stamani nella sede della Pro Loco di Costa di Trex (frazione montana di Assisi) l'incontro pubblico promosso dalla Regione Umbria per illustrare agli abitanti della zona l'intervento di ripristino che ha portato alla riapertura. ''Un intervento che e' motivo di orgoglio - ha sottolineato, aprendo i lavori, l'assessore regionale all'Ambiente e Sviluppo sostenibile Lamberto Bottini - e che e' frutto di un impegno forte e concertato. Losforzo comune da parte di tutte le istituzioni che hanno unito capacita', competenze e sensibilita', ascoltando le istanze provenienti dalla comunita' locale che viveva i disagi derivanti dalla chiusura della strada, ha fatto si' che si potessero trovare anche le risorse necessarie, messe a disposizione dalla Protezione civile. Oggi - ha aggiunto - abbiamo voluto dar conto di come queste risorse sono state spese e del lavoro, che e' stato eseguito nel rispetto dell'ambiente''. Per la Regione Umbria ''il territorio rappresenta un insostituibile patrimonio e un volano di sviluppo - ha detto ancora Bottini - da saper tutelare e valorizzare, con interventi calibrati e di grande valenza ambientale, come l'intervento effettuato in questo luogo, sul monte Subasio, il cui valore e' riconosciuto a livello internazione. Oggi si chiude il percorso per il quale ci eravamo impegnati - ha concluso - ma non verra' meno l'attenzione della Regione sul movimento franoso, che restera' sotto monitoraggio e controllo''. ''Con questi lavori - ha rilevato il sottosegretario Bertolaso, secondo quanto riferisce un comunicato della Regione - e' stata scritta una storia di buona gestione del territorio e della macchina burocartica, scaturita dalla pressione positiva esercitata dai cittadini. una pagina di buona amministrazione che si cala in un contesto nazionale di problemi idrogeologici e anche di abusi perpetrati ai danni dell'ambiente. Condividi