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In attesa di mettere le mani sui 260 milioni chiesti allo Stato italiano come risarcimento dei danni morali inflitti al suo casato con l’esilio, il giovane principe “ereditario” di Casa Savoia, Emanuele Filiberto, non ha di che pagare una multa inflittagli per eccesso di velocità. Si tratta di 370 euro, troppi probabilmente per le scassate finanze della sua dinastia. Il “fattaccio”, stando alle cronache de La Nazione edizione di Arezzo, sarebbe accaduto il 13 giugno dello scorso anno, quando la “fuoriserie “del principe sarebbe stata fotografata da un impertinente autovelox nel tratto cortonese della Due Mari, mentre filava a 140 chilometri orari laddove c’era il limite di 90. Il giovin rampollo si è però opposto a questo provvedimento, presentando ad ottobre un ricorso al giudice nel quale avanza la scusa tipica di un qualsiasi comune mortale, ovvero che sì, l’auto gli apparteneva, ma alla guida in quel momento non c’era lui ed oltre tutto, la segnaletica che indicava il limite dei 90 chilometri non era a norma. Ora, arrivate le controdeduzioni della polizia, il giudice si dovrà pronunciare nel merito e, qualora desse torto al principe, questi dovrebbe pagare, oltre ai 370 euro di cui sopra, anche le sanzioni accessori e, orrore, gli verrebbero addirittura tolti i punti sulla patente. Un vero e proprio oltraggio di lesa Maestà. Se così fosse, come farà quel poveraccio, che è solito percorrere quel tratto di strada per recarsi a opera nella tenuta di famiglia di Umbertide, a mettere insieme la stratosferica somma che gli occorrerà per frequentare un corso di recupero alla “Real scuola guida”, oltre che per pagare la multa!? Condividi