tabacco.jpg
CITTA' DI CASTELLO - Ottenere la proroga al 2013 del regime di disaccoppiamento parziale del tabacco che interessa in particolare l'Italia ma anche altri sette Paesi dell'Unione europea. E' l'obiettivo della filiera italiana del tabacco sottolineato stamani in un convegno promosso all'interno della XVI rassegna Agritab, la mostra specializzata con macchine, attrezzature, prodotti per il tabacco, in programma fino a domani a Citta' di Castello. ''Vogliamo continuare a produrre tabacco - ha detto la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti - e noi saremo sempre presenti in ogni iniziativa per ribadire le ragioni di questa proroga che consentirebbe di accompagnare il processo di cambiamento del settore in modo da confrontarsi con il mercato dopo il 2013''. La presidente ha posto l'accento sul fatto che ''bisogna lavorare nelle prossime settimane per raggiungere questo obiettivo attraverso l'unita' di intenti di tutti i soggetti della filiera'', rilevando anche la necessita' di corrispondere ''prezzi piu' remunerativi ai produttori in difficolta' per l'aumento dei costi''. Il capo dipartimento del ministero delle politiche agricole e forestali, Giuseppe Nezzo, ha affermato che il ministro Luca Zaia si e' piu' volte impegnato per definire ''tutte le iniziative valide per ottenere la proroga fino al 2013 per mantenere il sistema di disaccoppiamento che permette di mantenere un legame tra il livello della produzione e il livello dell'aiuto europeo. C'e' stato un coinvolgimento ampio di tutti i soggetti, a vario titolo, dai parlamentari europei ai ministri degli otto paesi interessati''. A Verona, il 4 novembre prossimo, si terra' un incontro tra gli otto ministri dell'agricoltura (Italia, Grecia, Spagna, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Romania e Francia) per esaminare la situazione in attesa del decisivo Consiglio dei ministri agricoli in programma a Bruxelles (17-18 novembre) - per quella data e' stata annunciata una manifestazione dei tabacchicoltori italiani - con i negoziati tra Consiglio e commissione europea. Nel corso del convegno e' stata ricordata l'importanza del tabacco nei territori dove viene coltivato perche' costituisce un punto di riferimento sociale ed economico con migliaia di occupati. Senza questa coltura - e' stato ricordato - nei paesi dove si e' abbandonata la tabacchicoltura, salvo casi marginali, si e' abbandonata l'agricoltura venendo a mancare di colpo anche l'indotto dell'industria della trasformazione e di tutte le altre attivita' imprenditoriali collegate. Inoltre la riduzione o la scomparsa della produzione del tabacco non ha influenzato il consumo di sigarette e degli altri prodotti da fumo perche' la produzione europea e' stata rimpiazzata da un aumento delle importazioni". Condividi