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Pubblichiamo una parte della sentenza della strage di via dei Filosofi che ha visto la condanna dell'imprenditore Paolo Millucci. Il caso, per la sua complessità, è attualmente al vaglio della Commissione d'Inchiesta sulle morti bianche del Senato: "colpevole del reato a lui ascritto in rubrica e, a lui concesse le attenuanti generiche, dichiarate equivalenti all'aggravante contestata nonchè la (incomprensibile) del rito, la condanna alla pena di 2 anni e otto mesi, oltre alle spese. Condanna il Millucci al risarcimento del danno nei confronti delle parti, danni da liquidarsi in separata sede, condanna il millucci al pagamento di una provvisoria: rispettivamente di euro 60mila ciascuno per Mirella Olaianos, vedoda dell'operaio rumeno morto, di 180mila euro per Curcio Rita, di euro 25mila euro per Lanza Concetta e e Lanza Rosa (famigliari del terzo morto Lanza Giovanni. Ordina il pagamento per le spese della difesa di 4mila euro per tutte e tre le parti civili. In questa sentenza insomma emerge una disparità di trattamento economico tra i morti, determinata forse dal fatto - ancora i dispositivi della sentenza devono arrivare - che Nicola Coniglio non era operaio della ditta Millucci, ma era stata fatto passare ad artigiano, dopo che era stato operaio del Millucci. Uno strano artigiano allo stesso stipendio di quando era operaio e che lavorara però solo con questa ditta. Una prassi che i sindacati da anni combattono all'interno dei cantieri. Ma stavolta potrebbe aver sortito all'impresa l'effetto opposto: invece che risparmiare costa di più. Condividi