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PERUGIA – “Non esiste un’unica modalità di smaltimento dei rifiuti. Pertanto, elemento imprescindibile per un Piano dei rifiuti moderno ed efficace è quello di bandire una gara europea aperta alla migliore modalità di smaltimento finale”. Così il capogruppo dei Verdi e Civici, Oliviero Dottorini che, ribadendo la posizione del Sole che ride riguardo al prossimo Piano regionale dei rifiuti, sottolinea come “non esiste soltanto l’incenerimento come soluzione per la chiusura del ciclo dei rifiuti, ma le modalità vanno dalla gassificazione alla pirolisi, dalla dissociazione molecolare alla presso-estrusione, fino a chi ha l’ambizione di completare il ciclo in maniera biologica”. “La politica – avverte Dottorini - indichi i criteri e punti sull’innovazione, dica che le priorità sono la compatibilità ambientale e il rispetto della salute, la compatibilità economica e occupazionale. Poi si affidi alla soluzione più efficace e più rispondente alle esigenze di chiusura del ìciclo dei rifiuti. Di per sè la scelta dell’incenerimento non è all’ordine del giorno”. “L’obiettivo del 65 per cento di raccolta differenziata – aggiunge - è ambizioso, ma non definitivo. Sappiamo che da quel punto si può ancora effettuare un’ulteriore separazione che deve essere perseguita con convinzione. Sappiamo anche che, se non si introducono elementi stringenti per raggiungere gli obiettivi prefissati, anche il nuovo Piano rischia di rimanere sulla carta come quello attualmente in vigore. Quindi – spiega - occorre definire forti penalizzazioni per i comuni inadempienti sulla raccolta differenziata”. Per Dottorini “non è possibile che realtà come Orvieto o Città di Castello, che viaggiano tra il 14 e il 18 per cento di raccolta differenziata, abbiano potuto godere, negli anni, dello stesso trattamento di comuni che sfiorano già oggi il 50 per cento di differenziata. Inoltre non è sufficiente la raccolta domiciliare per indurre le famiglie alle buone pratiche”. Priorità per il capogruppo dei Verdi e Civici è “rendere operativo il passaggio da tassa a tariffa, attraverso tariffe puntuali e leve economiche che rendano effettiva l’introduzione del principio ‘chi meno inquina meno paga’. Ci sono inoltre da sciogliere conflitti di interesse che impediscono, di fatto, un reale decollo della raccolta differenziata. Fino a quando non si distinguerà nettamente – osserva - la gestione della raccolta dei rifiuti da quella dello smaltimento ultimo è improbabile che prenda slancio un corretto ciclo dei rifiuti. Non è possibile che una stessa società gestisca la raccolta differenziata e allo stesso tempo la discarica o un altro impianto di smaltimento finale”. “I Verdi e Civici – assicura Dottorini - non si sottrarranno alla sfida di delineare un Piano moderno ed efficace, capace di delineare l’intero ciclo dei rifiuti fino alla sua chiusura. Per questo – conclude – ci batteremo per l’individuazione di una gerarchia di priorità che non sia solo enunciata, ma praticata. Forzature o semplificazioni non troveranno spazio nel nostro percorso”. Condividi