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PERUGIA - Il Consiglio regionale ha approvato, con 17 voti favorevoli, 8 contrari e una astensione, la determinazione dei criteri e delle priorità per la presentazione ed il finanziamento dei progetti volti a migliorare la sicurezza delle comunità locali (2007/2008) proposta dall’esecutivo in attuazione della legge regionale “12/2002”, (Politiche per garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini). I consiglieri del Popolo della libertà (Forza Italia e Alleanza nazionale) e de La Destra hanno espresso parere negativo a causa dell'entità dei fondi stanziati, ritenuta eccessivamente esigua. Il consigliere dell'opposizione Enrico Melasecche (Udc) ha invece motivato la propria astensione con la necessità di dare il via libera ai finanziamenti per i progetti predisposti dai Comuni. La legge 12/2002, che per le annualità 2007-2008 prevede l’impiego di oltre 400mila euro, assicura il sostegno agli “interventi degli enti locali, singoli o associati, nei settori su esposti al fine di migliorare le condizioni di sicurezza delle comunità locali e promuovere la realizzazione di un sistema integrato di sicurezza fondato su azioni di prevenzione, contrasto e riparazione dei fenomeni di criminalità e disordine urbano diffuso”. I progetti presentati vengono valutati con l'attribuzione di un punteggio massimo di 100 punti, dei quali 50 attribuiti in base alle priorità e gli altri 50 in base ai criteri di valutazione di singoli progetti. Le priorità riguardano: progetti nuovi o in itinere diretti al potenziamento della sorveglianza del territorio e della presenza di operatori addetti alla prevenzione sociale e alla sicurezza; interventi di assistenza e aiuto alle vittime dei reati, con particolare riferimento alle donne, ai minori, alle persone anziane e alle persone disabili, nonché alle vittime di reati di tipo sessuale e di discriminazione razziale. I criteri concernono: progetti che insistono su aree del territorio regionale che presentano elevati indici di criticità in materia di sicurezza (indici criminalità diffusa), desumibili dai dati forniti dalle Autorità competenti, dalle Forze dell'ordine o dagli enti preposti; realizzazione in rete del progetto tra organizzazioni del volontariato, Enti Locali, forze dell'ordine; congruità e coerenza tra lettura del contesto, bisogni rilevati, azioni previste, metodologie utilizzate e le finalità della legge regionale “12/2002”. La legge prevede inoltre la promozione di "politiche che concorrano a garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini supportando lo sviluppo dell'ordinata e civile convivenza attraverso interventi nei settori della polizia locale, della sicurezza sociale, dell'educazione alla legalità, del diritto allo studio, della formazione professionale, del collocamento al lavoro, della riqualificazione urbana, dell'edilizia residenziale pubblica". Condividi