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PERUGIA – Dopo l’approvazione della legge sulla sicurezza, il Consiglio regionale ha discusso due distinti ordini del giorno, rispettivamente del centrosinistra e del centrodestra, riguardanti il rispetto degli impegni assunti dal governo nazionale e da quello regionale per l’attuazione del “Patto per Perugia sicura”, sottoscritto nel marzo scorso. Approvato il documento proposto dalla maggioranza (16 sì, 9 no e astensione di Girolamini, Uniti nell’Ulivo-Sdi che riteneva esaustivo il confronto il confronto sviluppato in Aula), respinto quello dell’opposizione (8 sì, 17 no, 1 astenuto). Il centrosinistra - con il proprio ordine del giorno siglato da Pd, Pdci, Prc-Se, Verdi e Civici - chiede che la Giunta regionale si attivi presso il governo nazionale affinché sia mantenuto l'impegno di inviare rinforzi alle forze dell'ordine, come previsto nel “Patto per Perugia sicura”, perché venga riconosciuto l'impegno di tutti i soggetti istituzionali e le associazioni per garantire una cultura dell'accoglienza e della legalità riaffermando l'importanza del rispetto delle leggi come presupposto di convivenza civile e di coesione sociale. Si chiede poi che siano avviati percorsi di partecipazione e confronto con le diverse espressioni del tessuto sociale, associativo, produttivo, del mondo del lavoro nonché delle rappresentanze delle comunità di immigrati per l'elaborazione di iniziative di sicurezza nei territori. Nel documento del centrosinistra si ricorda che il 'Patto per Perugia sicura' prevede, da parte del Comune, il potenziamento del sistema di video-sorveglianza esistente, la realizzazione di interventi di pubblica illuminazione, il pattugliamento notturno dei Vigili urbani, il rilevamento, da parte degli stessi, degli incidenti stradali al fine di sgravare il lavoro della Polizia e dei Carabinieri, il potenziamento organico dei Vigili urbani e i corsi di formazione per gli stessi. Il tutto per un investimento totale di circa 1 milione di euro. La Provincia di Perugia si impegnava a mettere a disposizione una pattuglia della Polizia provinciale come polizia di prossimità, a svolgere attività di vigilanza e controllo del Parco urbano di 'Santa Margherita', a concorrere insieme alle altre forze di Polizia all'attività di vigilanza e controllo in occasione degli eventi straordinari e ricorrenti organizzati nel territorio del comune di Perugia. La Regione Umbria concorre all'attuazione degli obiettivi individuati dal Patto con contributi a favore degli esercizi commerciali, partecipando e finanziando la 'Fondazione Umbria contro l'usura', aumentando le risorse da destinare ai piani urbani complessi, ai contratti di quartiere e al recupero delle zone degne di attenzione, attuando programmi per lo sviluppo e l'incremento dell'edilizia abitativa per studenti universitari. Con la sottoscrizione del Patto, il prefetto – si ricorda nell’ordine del giorno - si impegnava a segnalare al Ministero dell'Interno l'opportunità di incrementare di 10 Agenti la Polizia, di 10 unità il personale dell'Arma dei Carabinieri e sempre di 10 unità il personale della Guardia di Finanza”. Secondo il centrosinistra, il decreto legge numero “112/2008” metterebbe però a rischio la possibilità di continuare a mantenere livelli accettabili di tutela per i cittadini dato che – osservano i consiglieri del centrosinistra - un documento ufficiale del Viminale indica che le riduzioni delle dotazione previste dalla manovra incideranno significativamente sulle dotazioni di bilancio del ministero dell'Interno, con tagli consistenti nel triennio e una riduzione dell'organico, per la sola Polizia di Stato, dovuta al blocco del turn-over, di circa 7 mila unità che, sommati agli attuali 9 mila vuoti d'organico, aggraveranno il deficit di agenti portandolo a 16 mila”. L’ordine del giorno dell’opposizione faceva riferimento anch’esso alla sottoscrizione del Patto per la sicurezza sottoscritto lo scorso 10 marzo 2008 tra Prefettura di Perugia, Regione Umbria, Provincia e Comune di Perugia, per il quale i consiglieri del centrodestra chiedevano alla Giunta regionale di impegnarsi a dare attuazione a quanto previsto nel Patto stesso. In particolare si sollecitava il potenziamento della vigilanza e della presenza sul territorio degli operatori addetti alla prevenzione sociale e alla sicurezza, l’erogazione di contributi a favore degli esercizi commerciali per spese riferite alla sicurezza e ai danni eventualmente subiti a seguito di atti criminosi. Altre richieste riguardavano la prevenzione del fenomeno dell’usura, con la partecipazione e finanziamento della Fondazione umbra contro l’usura, il finanziamento al Comune di Perugia per il recupero di alcune zone e l’attuazione di programmi per lo sviluppo e l’incremento dell’edilizia abitativa per studenti universitari e l’investimento per la nuova residenza universitaria ‘Monteluce’. Sollecitata, infine, la definizione e la realizzazione di progetti, riferiti alla coesione sociale con lo stanziamento di ulteriori risorse al servizio denominato ‘telefono donna’. Condividi