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PERUGIA - L'Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato, con 17 voti favorevole e 9 contrari, la proposta di legge sulla sicurezza predisposta dalla Prima commissione consiliare e scaturita da diversi documenti presentati in materia dagli esponenti dei gruppi del centrosinistra. Il provvedimento è stato portato in discussione una prima volta nel luglio scorso, registrando però la richiesta di modifiche da parte della maggioranza e dell'Esecutivo regionale. La decisione di rinviare la votazione provocò la reazione del Popolo della libertà che convocò un’assemblea permanente sui temi della sicurezza all'interno del Consiglio regionale. Ritornato in Prima Commissione il testo ha subito modifiche ed integrazioni che hanno recepito le indicazioni avanzate dalla maggioranza. La nuova legge introduce un nuovo strumento, il Comitato tecnico–scientifico, deputato alla raccolta di dati e informazioni sulla diffusione della criminalità. Spetterà al Consiglio valutare le politiche per la sicurezza attraverso un atto di programmazione biennale che conterrà anche indirizzi chiari e stringenti per quanto riguarda l'utilizzo dei fondi da parte dei Comuni. Le vittime dei fatti criminosi potranno contare su interventi dei Comuni, su assistenza di carattere sociale e sanitario e sulla riduzione o rimozione delle più rilevanti situazioni di difficoltà seguite all'evento. Spetterà poi alla Conferenza regionale sulla sicurezza integrata verificare lo stato di attuazione degli accordi tra lo Stato e le autonomie locali e, riunendosi una volta all'anno, fornire al Consiglio regionale elementi di valutazione sulla situazione della sicurezza urbana. Infine la scuola di Amministrazione pubblica di Villa umbra avrà infine il compito di formare, aggiornare, perfezionare e gli agenti della polizia locale. Condividi