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FABRIANO (ANCONA) - I lavoratori della Antonio Merloni danno vita da stamani a presidi permanenti davanti a tutti gli stabilimenti italiani: Santa Maria e Maragone a Fabriano, Sassoferrato e Matelica, Gaifana di Nocera Umbra, Reggio Emilia. Le Rsu e i sindacati di categoria Fiom, Fim e Uilm, ma anche numerosi operai in cassa integrazione, hanno allestito gazebo e banchetti davanti agli ingressi, e distribuiscono volantini per tenere alta l'attenzione sulla gravissima crisi del gruppo di elettrodomestici, che potrebbe lasciare senza lavoro 3.200 addetti piu' altrettanti delle imprese dell'indotto. Ieri l'azienda ha annunciato ai sindacati una convocazione del cda in settimana, per fare il punto sulle manifestazioni di interesse giunte da quattro fondi di investimento, e sulle ipotesi alternative del ricorso alla legge Marzano o di un concordato preventivo. I sindacati premono per una soluzione che salvaguardi le attivita' industriali italiane, e hanno ottenuto la promessa di un incontro a Roma la settimana prossima, presso il ministero dello Sviluppo economico. Condividi