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PERUGIA - ''Il Trasimeno e' un lago da vivere non da consumare. Entrando con convinzione in Living Lakes ci assumiamo concretamente di fronte alla comunita' internazionale l'impegno a migliorare le sue condizioni'': lo ha detto il presidente della Provincia di Perugia, Giulio Cozzari, aprendo stamani a Perugia la seconda giornata della 12ma conferenza internazionale di Living Lakes. In Europa - e' stato ribadito - il 50 per cento delle aree umide e' in pericolo a causa di un uso eccessivo della risorsa idrica. Tra i piu' preoccupati delle condizioni in cui versano i propri laghi si e' mostrata Beate Jessel, presidente dell'Agenzia federale tedesca per la conservazione della natura, che ha illustrato i dati di una proiezione da qui al 2015 secondo cui solo il 38 per cento dei circa 800 corpi idrici del suo paese sara' in grado di rispettare gli obiettivi di un buono stato chimico ed ecologico. ''La nostra scommessa in questo appuntamento italiano - sono state le parole della presidente del Global Nature Fund, Marion Hammerl - e' quella di inserire gli aspetti culturali e spirituali dei singoli contesti geografici nelle nostre strategie operative e misurare in che modo la tutela di tali valori possa tradursi anche in una tutela degli habitat e delle biodiversita'''. L'auspicio di Hammerl e' che il turismo non distrugga mai i miti e le leggende che avvolgono buona parte dei laghi di tutto il mondo, alla base dei singoli patrimoni culturali e folkloristici e indirettamente strumenti di tutela di un paesaggio. Dalla Svezia al lago Baikal, dal Guatemala al Messico, sono tanti gli esempi di contesti lacustri le cui sorti sono strettamente legate a forti valori spirituali. ''Il Trasimeno - ha sostenuto il coordinatore italiano di Living Lakes, Fiorello Primi, facendo riferimento al contesto locale - e' forse il piu' antico lago d'Europa ed oggi ancora una volta tutti siamo chiamati a salvare questo patrimonio ambientale, ma anche storico, culturale unico al mondo''. A suo avviso, ''in presenza di un ecosistema cosi' fragile e complesso, occorre definire un piano a medio-lungo termine di alta caratura tecnico-scientifica in collaborazione con il mondo accademico e scientifico sul quale investire ingenti risorse umane e finanziarie''. Condividi