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Dopo il massiccio intervento di messa in sicurezza e consolidamento strutturale, l’ex Monastero di San Secondo di Isola Polvese sta per essere interessato da un secondo stralcio di opere di completamento del restauro e di recupero funzionale del complesso. Infatti,la Giunta provinciale di Perugia ha approvato il progetto relativo a questo secondo stralcio dei lavori, per un investimento complessivo pari a un milione e 765 mila euro, per farne un modernissimo Centro studi di didattica ambientale, integrato con un futuro sistema informatico, di valorizzazione e promozione dell’area. A fini conservativi e di tutela, gli interventi saranno eseguite nel rispetto delle tecniche costruttive del monumento, con utilizzo dei materiali originari, e secondo criteri e metodi conformi ai principi dell'architettura bio-ecologica. È inoltre prevista la prosecuzione degli scavi nell'area nord dell'abbazia, dove sono state rinvenute tracce dell'antico chiostro. In questo caso l’intervento sarà funzionale all'espletamento delle indagini archeologiche, preliminari alla elaborazione del progetto di sistemazione degli esterni, che verrà realizzato in uno stralcio successivo. Una ulteriore prosecuzione degli scavi riguarderà l'interno del fabbricato, nel luogo dove sono stati rinvenuti una scala e un cunicolo sotterraneo, attualmente ripieno di detriti. Gli interventi interesseranno prevalentemente gli interni del monastero, che al momento mantengono invariata la destinazione d'uso prevista nel precedente stralcio. A tale fine è stato previsto l’impiego di materiali non tossici e non inquinanti, sia in fase di produzione che di futuro smaltimento, scelti in funzione di costi energetici accettabili e prodotti in luoghi prossimi all'insediamento. L’assessore provinciale all’ambiente, Sauro Cristofori, ritiene perciò che l’ex Monastero di San Secondo si candidi “a divenire il centro strategico ideale del sistema di servizi dedicati alla gestione/fruizione delle risorse naturalistiche e culturali anche nei territori afferenti nel distretto”. Una volta restaurato nella sua parte strutturale dikventerà, infatti, un Centro studi, dove, grazie alle più moderne tecnologie digitali, sarà possibile stabilire interconnessioni a vari livelli e fruire virtualmente del patrimonio ambientale del luogo. L’obiettivo principale è il recupero di una funzionalità non più presente nell’Abbazia degli Olivetani e la creazione di una serie di servizi interattivi-multimediali per la fruizione del territorio del Parco naturale dell’Isola Polvese e dell’area geografica circostante. Inoltre è al vaglio anche l’ipotesi di restituire a qualche ordine monastico, qualora se ne manifesti l’interesse, parte della struttura per restituirlo alla sua originaria vocazione. “In definitiva – prosegue Cristofani - si punta alla realizzazione di un progetto complessivo di valorizzazione, che ponga al centro della progettazione la riqualificazione ed il recupero storico-architettonico e paesaggistico dell’abbazia di San Secondo, restituendole la sua originaria fruibilità, integrando le esigenze della tutela ambientale con quelle antropiche e di sviluppo dell’economia turistica locale, innescando e potenziando processi di sviluppo territoriale, attraverso la definizione partecipata di prodotti d’area, che incentivino il turismo e che promuovano nuove opportunità imprenditoriali. In sostanza, per il Monastero di San Secondo si pensa ad un utilizzo a fini didattici e di ricerca, che passando per la creazione di un centro multimediale approdi alla nascita di un vero e proprio museo virtuale dell’Isola e dell’intera area del Trasimeno”. Condividi