PERUGIA - L’azione preventiva dei carabinieri, che ha portato al sequestro di più di mille chili di botti pericolosi, non ha preservato interamente la nostra regione, e particolarmente la provincia di Perugia, dalle conseguenze di un uso imprudente di petardi e mortaretti, così oggi, siamo costretti a leggere una sorta di bollettino di guerra, anche se, per fortuna, ci è stato per lo meno risparmiato il morto.
Il bilancio nel perugino è comunque pesante: 14 feriti, fra i quali quattro minorenni. Il più grave è un folignate di 27 anni, ricoverato in ospedale, che rischia di perdere un occhio.
Più leggeri tutti gli altri, per i quali sono state stilate prognosi che vanno dai 10 ai 15 giorni.
Sempre Foligno ha segnato la massima concentrazione di questi incidenti, ben sei. Altri due sono stati segnalati a Spoleto, come a Gubbio. Si tratta per lo più di ustioni alle mani e lesioni agli occhi.
A Magione, ad esempio, un bambino di sette anni è stato medicato alla mano destra, ferita dallo scoppio di un petardo che assai imprudentemente i genitori gli avevano permesso di maneggiare.
Nel capoluogo i feriti sono stati tre, fra i quali un diciassettenne ecuadoriano.
Stando ai dati forniti dalla questura perugina il dato dei feriti per i botti di capodanno è più o meno uguale a quello dello scorso anno
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