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“E' il simbolo dei nostri caduti”, ha affermato il colonnello Carlo Corbinelli, che ha assunto di recente la guida dei carabinieri della provincia di Perugia, nel presentare il calendario che l’Arma ha voluto dedicare a Donato Fezzuoglio, di 30 anni, padre di un bambino di sei mesi, ucciso il 30 gennaio 2006 a colpi di kalashnikov durante una rapina nella filiale di Umbertide del Monte dei Paschi di Siena. Lo hanno realizzato i suoi colleghi della compagnia di Città di Castello e ritrae il giovane militare in divisa e in borghese, in immagini sul lavoro ma anche tratte dalla vita privata, come quella, sorridente, con il suo bambino. "Tu non sei morto finche' vivi nei nostri cuori", è la dedica che hanno scritta sul calendario. Adesso la ricerca dei rapinatori e degli assassini del militare, ancora latitanti, resta “una priorità” nell'attività dell'Arma, a Perugia. I rapinatori con un pick-up avevano sfondato una delle vetrine della filiale del Monte dei Paschi di Siena, impossessandosi di circa 100.000 euro. Era scattato l'allarme ed una pattuglia dei carabinieri di Città di Castello, impegnata in un servizio antirapina, che già si trovava nella zona, era prontamente intervenuta. Con l'auto si erano fermati davanti alla banca, ma contro di loro avevano sparato anche con un kalashnikov altri rapinatori che si trovavano all'esterno. I banditi, dopo avere ucciso il giovane carabiniere (un altro era rimasto ferito), erano fuggiti, sparando tra la gente e ferendo altre persone. Fezzuoglio era originario di Bella (Potenza) e viveva ad Umbertide con la moglie e il figlio. Condividi