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TERNI – Si è svolta stamattina nell’Ufficio di Presidenza della Provincia di Terni una riunione fra il Presidente, Andrea Cavicchioli, l’Assessore alle Politiche formative e del Lavoro, Donatella Massarelli, e i responsabili del servizio Formazione e Lavoro di Palazzo Bazzani per fare il punto della situazione del mercato del lavoro ed analizzare i dati relativi all’attività del Centro per l’Impiego. In base a tali dati risultano iscritti 16.701 persone, il 67% donne, il restante uomini con prevalenza del titolo di studio di scuola superiore (37%), seguito dalla scuola dell’obbligo (34%). I dati confermano inoltre la tendenza alla scolarizzazione più alta da parte delle donne che hanno un titolo di studio di media superiore pari al 38%, mentre la maggior parte degli iscritti maschi (37,6%), possiede un diploma di scuola primaria. Per quanto riguarda gli avviamenti al lavoro sono stati 14.713, il 26% in più con 7.969 maschi e 6.744 femmine. Il 17,3% è stato impiegato nell’industria manifatturiera, il 15,9% nelle costruzioni, il 13% nei servizi alle famiglie e alla persona, il 12,4% nell’agricoltura e il 10% negli alberghi e ristoranti. Gli avviamenti al lavoro delle donne sono aumentati del 36,7%, quelli degli uomini del 18,9%, con un’incidenza complessiva di stranieri pari al 28,5%, (il 78,7% nel settore del sostegno alle famiglie e nei servizi alla persona, il 39,7% nelle costruzioni, il 22,8% nell’agricoltura, il 22,3% nel settore alberghiero e ristorativo e il 19,4 nell’attività finanziaria e immobiliare). Per quanto concerne soltanto l’avviamento al lavoro di stranieri, il 36% trova occupazione nel servizio alle famiglie e alla persona, mentre il 22% nelle costruzioni, il 10,9% nel manifatturiero e il 9,9% nell’agricoltura. Sul fronte delle tipologie di contratto si conferma la tendenza nazionale alla crescita con il 54,7% di contratti a termine (+30%) ma con un maggiore aumento in termini percentuali di quelli a tempo indeterminato (+32,8%). In questo contesto i contratti a progetto sono l’87% del totale della tipologia in questione ed interessano 1.468 persone, di cui 880 donne e 588 uomini. La riunione è stata anche l’occasione per analizzare il riconoscimento attribuito dal Ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, al Centro per l’Impiego della Provincia di Terni individuato come servizio con un elevato standard di qualità nei servizi alla persona. Il Ministro ha elogiando il sistema del Consulente alla persona come una buona pratica della pubblica Amministrazione collocando il servizio di Palazzo Bazzani tra i migliori d’Italia. Il Consulente alla persona è uno strumento in grado di ridurre i tempi e garantire efficienza nel rapporto fra domanda e offerta di lavoro, riuscendo a dimezzare la durata delle procedure passate da un anno a sei mesi, realizzando performance di alta qualità ed efficienza. Il sistema, coordinato dal Dirigente del servizio, Franco Fogliano, è strutturato sul concetto di riconduzione ad un unico operatore delle tre funzioni prima ripartite in altrettanti soggetti e cioè accoglienza, orientamento e mediazione oltre alle funzioni di interlocutore con la parte datoriali. Si tratta, secondo il Ministro Brunetta, di un servizio unico polivalente in grado di svolgere con snellezza ed efficienza tutti i servizi del Centro per l’Impiego con uno standard innovativo e rispondente alle esigenze di chi cerca e di chi offre lavoro. All’interno della struttura del Centro per l’Impiego sono stati creati due gruppi di lavoro, uno per l’agricoltura e l’industria ed uno per il terziario. Vi sono inoltre disponibili tre cataloghi relativi all’offerta formativa, alle richieste di lavoro e agli enti ospitanti con la stipula di accordi con agenzie interinali e con l’Università e con attività di comunicazione mirate. “Esprimiamo compiacimento per il riconoscimento assegnato al servizio – hanno detto stamattina il Presidente della Provincia, Andrea Cavicchioli, e l’Assessore provinciale alle Politiche del Lavoro, Donatella Massarelli – che conferma il positivo giudizio espresso dall’Amministrazione in ordine ai risultati ottenuti e la volontà di proseguire nel potenziamento di questo settore, consapevoli che una pubblica amministrazione con un adeguato grado di innovazione, concretezza ed integrazione di funzioni e politiche, costituisce un patrimonio per la collettività ed un fattore di sviluppo”. Condividi