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Non si può che essere soddisfatti della serata che ha visto protagonista il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero, seguito per l’occasione da circa 500 marscianesi ed altri esponenti del partito provenienti da tutta l’Umbria. Una serata calda sia dal punto di vista climatico che argomentativo, il fresco neo segretario del PRC si è espresso in un discorso ampio, senza risparmiare critiche a chi si mostra non curante delle problematiche che vedono da vicino ogni italiano. ''Per sconfiggere Berlusconi e le politiche confindustriali e' necessario costruire nel paese una opposizione di sinistra, che sappia cioe' opporsi chiaramente alle politiche governative e prospettare una alternativa. La forza della destra infatti si nutre delle ambiguita' di un Partito Democratico, molto confindustriale ed incapace di fare una opposizione chiara e di prospettare una alternativa al Berlusconismo: per questo non saremo ospiti alla manifestazione del partito Democratico il 25 ottobre, ma stiamo lavorando alla costruzione, dal basso, di un appuntamento unitario della sinistra''. Così Paolo Ferrero tende a sottolineare che una ricongiunzione con il PD in chiave nazionale è davvero impossibile, perché da sempre un soggetto di sinistra si è rifiutato di sottostare alle imposizioni fratricida imposte da Confindustria, mai come oggi vicina alle politiche del centro-sinistra. Non si è discusso solamente delle diverse vedute nei riguardi del Partito Democratico, gran parte del comizio si è incentrato sulla discussione dei veri problemi che “attanagliano” gli italiani, soprattutto i più giovani che a causa della precarietà non vedono un futuro roseo di fronte ai propri occhi, senza dimenticare la nuova trovata del governo Berlusconi, che dal prossimo anno avvierà la nuova riforma scolastica con un solo maestro a dirigere una classe elementare. A quale livello salirà la disoccupazione? Staremo a vedere. ''La lotta al carovita, alla precarieta', alle grandi opere, alle privatizzazioni dei servizi pubblici, alle politiche securitarie, cosi' come la difesa dei contratti nazionali di lavoro, della scuola pubblica, dell'indipendenza della magistratura e della laicita' dello stato sono i punti qualificanti della nostra proposta'' spiega Ferrero. Poi anche un salto al passato recente, parlando delle scorse elezioni politiche di aprile, una debacle dovuta anche alla costruzione di un’alleanza ideata senza rispettare l’identità del PRC, difficilmente ce lo auguriamo vedremo nei prossimi anni Rifondazione allearsi con altri partiti senza che nel simbolo vi sia la falce e martello. Ce lo auguriamo. Infine un ringraziamento particolare a chi in queste sere offre il proprio contributo alla riuscita della Festa di Liberazione ormai giunta alla decima edizione, un supporto morale ed economico ad un partito che ora necessita di basi solide per continuare a costruire qualcosa di importante in futuro. Condividi