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Ancora un altro episodio di lavoro nero raccontato dalla cronaca odierna. Dopo la scoperta della Guardia di Finanza che riguarda un albergo di Amelia (vedi l'articolo qui http://www.umbrialeft.it/node/8382), questa mattina è toccato ad un esercizio di San Feliciano. Secondo la ricostruzione dei carabinieri infatti avevano la totalità dei dipendenti non assunti, nemmeno in forma part-time, un campeggio e l'annesso bar-ristorante nella zona del Trasimeno le cui attività sono state sospese dalla sezione di polizia giudiziaria di Perugia. Alla struttura gli investigatori, unitamente ai militari dell'ispettorato del lavoro, sono arrivati dopo alcuni accertamenti incrociati con quanto in precedenza emerso in controllo presso un bar all'interno delle strutture della Regione (anche questo chiuso). E' infatti emerso che una delle bariste lavorava nei week end, sempre non in regola, nel bar di un campeggio a San Feliciano di Magione. I carabinieri hanno quindi accertato che sia il campeggio sia il bar-ristorante-pizzeria, entrambi in gestione a una società di Roma, ma il cui legale responsabile è risultato di Perugia, avevano la totalità dei dipendenti non assunti, nemmeno in forma part time. E' stato quindi notificato alla società il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale (che prevede la chiusura sia del campeggio, sia del bar-ristorante-pizzeria) dalla mattina di oggi, in modo da permettere ai villeggianti di lasciare la struttura con tranquillità, nonché violazioni amministrative per 56 mila euro. Condividi