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TERNI - Se tutto andrà bene, entro il prossimo anno cominceranno anche a Terni le sperimentazioni sulle cellule staminali. E’ quanto ha detto il responsabile del Centro di ricerca, Angelo Vescovi, durante un sopralluogo nella struttura che assai presto verrà messa a disposizione dall'Ater (Agenzia territoriale per l' edilizia residenziale). Si tratta del vasto complesso edilizio dell'EX caserma della milizia, in via Campomicciolo, dove fervono i lavori di ristrutturazione che secondo i piani dell’ente proprietario dovrebbero concludersi nel marzo prossimo. Il costo dei lavori, è stato detto dal presidente dell'Ater, Domenico Rosati, ammonta a poco meno di 8 milioni e mezzo di euro, circa 17 miliardi delle vecchie lire. L'area complessivamente interessata si aggira intorno ai 2700 metri quadri, la superficie destinata ai laboratori di ricerca è pari a 2415 metri quadri. Come affermato dal sindaco, Paolo Raffaelli, presente anche lui al sopralluogo, assieme al vescovo, mons. Vincenzo Paglia, e al direttore generale dell' Azienda ospedaliera, Gianni Giovannini, si tratterà di "uno dei più importanti capitoli dello sviluppo biotecnologico del territorio, su cui la comunità ternana si è impegnata dando vita ad una apposita Fondazione che mette insieme il complesso delle istituzioni civili, politiche e morali della città e della regione. Sotto questo profilo - ha proseguito - non può non essere visto con favore lo sviluppo di una serie di attività di ricerca, dal professor Vescovi in materia di neuroscienze al professor Crisanti in materia di studio dei vaccini, dal professor Giordano nel campo dei tumori al professor Battiston nell'ambito delle tecnologie aerospaziali, dal professor Kenny sul versante delle nanotecnologie al professor Elisei su quello della ricerca nelle frontiere più avanzate della chimica e dei materiali. Se a ciò si aggiunge l'esteso ed intenso lavoro che si sta sviluppando sulle nuove tecnologie energetiche, specie nel campo dell'idrogeno e del solare, - ha proseguito ancora il sindaco citando il lavoro dell'Asm, di Terni Research e dell'Ansaldo - abbiamo veramente il senso di una fase forte di sviluppo innovativo che non può che interfacciarsi da una parte con l'Università e le grandi strutture sanitarie e, dall'altra, con i grandi sistemi di impresa innovativa e tecnologicamente avanzata”. “Penso in modo particolare alla ThyssenKrupp e alla Novamont”, ha quindi concluso. Condividi