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PERUGIA - I Servizi Tecnici della Regione Umbria, utilizzando anche le risorse finanziarie comunitarie del Programma Operativo Regionale - Fondo Europeo Sviluppo Regionale (Por-Fesr) 2007/2013, hanno iniziato operativamente le attività che, entro la fine del 2009, porteranno alla definizione della pericolosità sismica locale di dettaglio della città di Perugia, la maggiore area urbana dell’Umbria. In particolare, sono già stati eseguiti dai geologi dei Servizi Tecnici Regionali i rilevamenti geologici e geotematici in scala 1:10.000 che hanno interessato un’area di circa 200 chilometri quadrati e hanno portato alla realizzazione delle apposite cartografie, “strumenti essenziali – sottolineano dai Servizi Tecnici Regionali – per programmare efficaci azioni di prevenzione e di recupero nel campo del rischio sismico e anche in quello idrogeologico”. La Regione Umbria, inoltre, ha assegnato al Comune di Perugia 144mila euro per l’analisi di indagini geognostiche e geofisiche di dettaglio, soprattutto nelle aree dove sono presenti edifici strategici, e per l’analisi del danneggiamento storico. A settembre, informano ancora i Servizi Tecnici Regionali, sarà poi avviata una campagna di rilevamenti geofisici, mediante strumentazione tecnica, che avrà la durata di circa 8 mesi e sarà effettuata dall’Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste (Dipartimento Centro di Ricerche Sismologiche) e dal “Cnr” (Centro nazionale di ricerca)-Istituto per la dinamica dei processi ambientali di Milano. “Queste attività, ed altre che saranno attivate in seguito – concludono dai Servizi Tecnici Regionali - porteranno alla fine del 2009 alla definizione di dettaglio della microzonazione sismica del centro storico e dell’area urbana di Perugia, permettendo ai Servizi Tecnici Regionali e al Comune di Perugia di definire la pericolosità sismica locale urbana e dei principali edifici strategici del capoluogo regionale”. Condividi