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di Daniele Cibruscola Venerdì 28 e sabato 29, al Teatro Don Bosco di Gualdo Tadino prima e al Comunale di Monteleone di Spoleto poi, torna in scena “Solo chi regna al centro di sé ha diritto ad una stanza”. La bella Elisabetta Vergani - dopo il successo riscosso lo scorso maggio all’Auditorium Santa Clara di Perugia - riporta in scena il suo denso ed emozionante melologo, ancora una volta accompagnata dal pianoforte di Filippo Falò e dal sax di Cristiano Arcelli. Un intenso viaggio nella letteratura femminile del ‘900, presentato al pubblico nella forma della lettura-concerto, alla scoperta delle esperienze di donne scrittrici, intellettuali, poetesse, e dei loro percorsi di ricerca di un’identità sociale, di “una stanza tutta per sé” – come scriveva già Virginia Wolf – per dare voce alla propria anima e sfogo alla propria vocazione artistica. Le “stanze” sono quelle della Wolf appunto, ma anche di Marina Cvetaeva, di Milena Jesenka, di Emily Dickinson e di Katherine Mansfield; tutte artiste figlie di quel XX secolo che dell’emancipazione femminile è stato palcoscenico primo e produttore inedito. “Solo chi regna al centro di sé ha diritto ad una stanza” scriveva Grazia Livi nel bellissimo libro di critica letteraria da cui la Vergani ha mutuato il titolo del suo spettacolo. Uno spettacolo composto dall’altissima produzione artistica di queste donne, dal loro vissuto quotidiano e dalle loro domande (a volte gridate, a volte – spesso – bisbigliate o sussurrate) per riappropriarsi ancora una volta di quelle “stanze”, tanto duramente conquistate ma “mirabilmente arredate”, della dignità e dell'inclusione; in un armonioso intreccio tra melodia e parole per restituire a tutti noi, piccoli uomini e piccole donne di questo secolo, consapevolezza e memoria. Condividi